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Presentazione

           In questo libretto si vuole ricordare la singolare  evoluzione delle spiagge
        del “Golfo dell’Isola”, dovuto, in un primo tempo, a cause naturali e quindi
        a intervento umano, sotto la attenta guida delle rispettive Amministrazioni
        Comunali di Noli, Spotorno e Bergeggi , che   mediante l’uso sapiente e
        coraggioso di risorse naturali e di fortuna e di pur scarse  finanze, hanno
        saputo realizzare un magnifico complesso di arenili, supporto prezioso alla
        economia locale.
           L’ing.   Giorgio   Berriolo,     Spotornese,   specializzato   in   ingegneria
        marittima e portuale, autore di interventi e Studi su spiagge e porti,  non
        solo In Italia,  che ha avuto una parte tecnica, non trascurabile, in questa
        impresa, ricorda le tappe di questa evoluzione dalla preistoria.


                        Le spiagge del “Golfo dell’isola”
                            Evoluzione e storia fino al 1950
           Il golfo che si apre tra Capo Noli e   Punta Prodani, comprendente gli
        abitati di Noli, Spotorno e  Bergeggi, è senza dubbio uno dei più suggestivi
        della   Liguria.   Le   spiagge   che   ornano   questo   golfo   sono   veramente
        splendide, pur avendo una origine in gran parte artificiale. Lo studio delle
        vicende storiche consente di stabilire uno schema dell’accrescimento di
        queste spiagge nell’ultima era geologica, in un primo tempo in base a cause
        del tutto naturali ed in seguito per intervento umano.
           Con il termine dell'ultima glaciazione (circa 18.000 anni or sono) si
        determinò un :innalzamento del livello marino di circa 130 m fino alla quota
        attuale.
           In questa situazione la linea di costa era modellata sui contorni dei rilievi
        delle formazioni geologiche più antiche. Esistevano pertanto due profondi
        golfi a Noli e a Spotorno, mentre la linea costiera era articolata dagli speroni
        dei rilievi che si protendevano in mare più o meno profondamente .
           Il golfo di Noli era chiuso a Nord dal promontorio del Castello che si
        articolava in due speroni praticamente collegati da una costa rocciosa diritta,
        verso Nord seguiva un tratto ancora roccioso fino alla località Serra da cui si
        apriva un profondo golfo,   limitato a Sud da un promontorio roccioso
        modellato su tre punte di crescente importanza (radici dei futuri pennelli
        Sirio,   Lido   e   Sant'Antonio),   una   rientranza   molto   pronunciata   per   la
        presenza   della   ripida   falesia,   si   apriva   tra   la   punta   Sant'Antonio   e   il
        massiccio promontorio del Maiolo.

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