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Serenissimi Signori,
La comunità del luogo di Spotorno vive da qualche

tempo in qua in una continua confusione a causa di molte
novità pretese introdursi dal notaro Pelegro Benso di
detto luogo, ripugnante in tutto al bon governo, stile

inveterato à dispositione de' loro statuti: haverebbero
prima d'hora gli agenti d'essa Communità portato a' piedi
di VV.SS.Serenissime tali disordini, se non avessero
supposto che dovesse detto notaro una volta rimettersi al
giusto. Ma il disordine seguito nella seconda festa di

Pasqua prossima passata, mentre li detti agenti col loro
vicario congregati insieme con l'università di detto luogo,
per la solita elettione del nuovo Vicario, pretendendo
detto Pelegro Benso elleggerlo à suo modo suscitò tal

bisbiglio tra la plebe di detta Communità che stimarono
accertato li detti Vicario et Agenti, per schivare maggiori
inconvenienti, licentiare in all'hora detta Università,
uscirono dal luogo dove erano congregati restandovi il

detto notaro Benso con alcuni de'suoi seguaci quali a
suggestione del mede(si)mo si ellessero un Vicario del
luogo contro ogni dispositione de'statuti che necessitò il
Vicario et Agenti il giorno seguente congregata di nuovo

l'università in quale intervennero buona parte di quelli
che il giorno avanti erano intervenuti all'elettione fatta
da detto Benso,e giuridicamente elleggere il solito vicario,
e questo per non usare pregiudicio alla loro autorità e
buona consuetudine, li ha astretti ricorrere alla Paterna

Pietà e Giustitia di VV.SS. Serenissime, acciò con
particolare deputatione in chi comanderanno

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