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“Seconda edizione dedicata a Giuliano Meirana, cuore genoano”
Paxe suspeiza di Giuliano Meirana
Zêugu perenne Gioco perenne
de ommi e cunteize, di uomini e contese,
de fêugu e de çenne, di fuoco e di cenere,
de chi ne fa e speize. di chi ne fa le spese.
Sciûmmi de gente Fiumi di gente
da tuttu u pianeta, da tutto il pianeta,
l’urlu innucente l’urlo innocente
da paxe cà spëta, della pace che aspetta
da paxe suspeiza della pace sospesa
a-u fì da raxiun a filo della ragione
in lista d’atteiza in lista d’attesa
davanti a-u cannun. davanti al cannone.
Parolle e ambàsce Parole e ambasce
tra ue decisive tra ore decisive
pè a gioia du nàsce per la gioia del nascere
e u dirittu de vive. e il diritto di vivere.
Una poesia scritta nel 2003 (guerra in Iraq), purtroppo ancora attualissima.
Giuliano Meirana se n’è andato dopo una lunga malattia, assistito amorevolmente
dalla figlia Rossella e dal genero Marco. E’ stato un poeta spotornese, una amico
carissimo, un genoano, un uomo buono, che è sempre andato controcorrente rispetto
all’andazzo dei tempi. I suoi versi, in vernacolo spotornese, ci parlano di un mondo
fatto di cose semplici, di un’umanità debole, di animali, di natura, delle nostre radici.
Non ci sono parole superflue, né voci ridondanti: c’è il concetto della vita come valore
prezioso. Ci ha fatto sentire i silenzi di chi non ha voce. Lo ricordiamo la sera della
presentazione della prima edizione di questo libro (2019) intento a leggere la sua
poesia dedicata al Genoa. Lo ricordiamo nei tanti momenti sociali e culturali vissuti
insieme. Amiche, amici, come quelli della Compagnia teatrale “Le Fornaci di Calce-
Pontorno” che recitavano con lui tra battute e scherzi. Le tante andate “in comitiva” al
Ferraris per vedere giocare il Genoa, con ritorni a volte allegri, a volte col “magone”.
Ha raggiunto la moglie Marisa e il dolore della sua scomparsa in noi si attenua se,
fantasticando, lo rivediamo mentre balla con lei in quel dancing di tanti anni fa dove si
erano conosciuti o mentre passeggia nelle vie del paese tenendola per mano.
Tanta, tanta, gente commossa e addolorata, al suo funerale. Il parroco, don Danilo
Grillo, lo ha ricordato con parole semplici e sentite, come lui avrebbe voluto. Michele
Sbravati ha portato la maglia rossoblù del Genoa. Ciao Giuliano
Spotorno, 2/6/2022 B. M.
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