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Le tematiche relative alla emancipazione e al lavoro femminile,
argomenti presenti da sempre nelle opere di Ada Negri, affiorano
nella osservazione di ciò che vede nella strada sottocasa e sono
evidenti nella contrapposizione di due situazioni oggettivamente
uguali e insieme diverse: il veloce passaggio di snelle bagnanti
cariche solo di una” generosa patina solare” e il passaggio continuo
di donne impegnate nel lavoro di lavandaia. “Passano le donne che
portano al lavatoio pubblico cumuli di biancheria e la riportano
indietro detersa nei capaci mastelli retti sul capo”….. “Già dalle
cinque del mattino, nel silenzio ancor pieno di sonno, dalla finestra
le vedo .... camminare spedite a piedi nudi” e conclude con una nota
di amarezza, forse scettica su migliori prospettive per il futuro, “e le
figliole le avezzan presto al lavatoio anch’esse”.
Nel breve racconto Casa in Liguria anche la religiosità della
scrittrice traspare tra le righe attraverso l’attento uso delle parole
che usa per descrivere l’immagine d’una “protettrice divina”, “una
Madonna dal manto chiaro, dalle braccia aperte in atto di
misericordia” che accoglie “chiunque s’affaccia alla soglia”. Si tratta
di un affresco, oggi non più visibile per una recente ristrutturazione,
raffigurante Nostra Signora della Misericordia di Savona, che dona
alla casa una armonia complessiva e che fa dire ad Ada Negri “Si,
questa è veramente una casa nel senso patriarcale della parola, non
delle solite che si affittano per la stagione dei bagni”.

Il Circolo Socio Culturale Pontorno

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