Page 3 - libro giornalismo centi
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Presentazione
           di Bruno Marengo
              Tanti avrebbero potuto essere i modi e i contenuti per fare un piccolo regalo
           all’amico e compagno Carlo, “Carlin”, Centi utilizzando una pubblicazione. Le lunghe,
           giovanili, passeggiate notturne sul lungomare a parlare di Che Guevara, di politica, di
           cultura e di donne (di motori no perché non sono mai stati nelle nostre corde). I
           picchetti, durante gli scioperi del ’69, all’ACNA, in Ferrania (io con il mio vecchio
           montgomery, lui con l’eskimo d’ordinanza sopra la giacca e la cravatta da ragioniere-
           bancario). Le lotte per le riforme, per il lavoro, contro il terrorismo di ogni colore, le
           grandi manifestazioni contro la guerra in Vietnam. Gli scherzi goliardici a colpi di
           gavettoni in “notti tentacolari”, il bar, le partite a tresette e a pinnacolo. Il “Gruppo
           Spontaneo”   (“Analisi   di   un   paese”)   con   tanti   amici   e   compagni   spotornesi.   Io
           comunista,   lui   socialista.   L’impegno   in   Comune   dove   abbiamo   cominciato   a
           considerare che il vecchio detto “chi è a terra giudica, chi è in mare naviga” poteva
           avere   qualche   fondamento.   Le   tante   riunioni,   molto   partecipate   (amiche,   amici,
           compagne,   compagni,   della   sinistra   spotornese)   sui   temi   politici,   culturali   e   di
           amministrazione locale; gli scontri, le polemiche con l’opposizione, in un clima “quasi
           sempre corretto”. Le serate a discutere in casa di Piero Bertolotti, “u megu”, allora
           Sindaco. L’acquedotto che perdeva, le fognature mancanti, il piano regolatore, la
           scuola, i convegni, i servizi, la stagione estiva da organizzare, il quadro politico locale,
           gli impianti sportivi, la biblioteca, il giornalino del Comune,   i finanziamenti da
           trovare, la vigilanza da organizzare durante i giorni delle “bombe di Savona”, il parco
           del Monticello in costruzione, la Casa di riposo da realizzare a Villa Berlingieri e via
           discutendo.   E   poi   a   perderci   oltre   i   “confini   del   Rio   Torbora   e   dell’Acqua
           Nella”(storica indicazione di Carlin). Tante parole tra amici e tanto lavoro. E poi, dopo
           Bertolotti, il suo impegno da Sindaco e io a dargli una mano con i compagni e gli
           amici.
              E i tanti impegni amministrativi e politici sulla nostra strada. Candidati nel 1990, io
           in Regione e lui in Provincia, nelle liste del PCI. Nel 1999, ancora insieme, candidati in
           Provincia nelle liste di Rifondazione Comunista. E nel 2004 lui a darmi una mano a
           diventare Sindaco del mio paese e poi ad aiutarmi ad affrontare i problemi.
              I nostri viaggi per l’Italia, a volte rocamboleschi, a scoprire novità, paesaggi,
           “luoghi dell’anima”. La condivisione di momenti sereni, di soddisfazioni, di delusioni,
           a volte di amarezze, di vittorie, di sconfitte; sempre pronti a ricominciare. Tutto questo
           e molto altro ci sarebbe da sviluppare per fargli un piccolo regalo, ma mi è capitato in
           mano, riordinando delle carte, un suo scritto dove ha raccontato la storia dei Premi di
           giornalismo   ai   tempi   in   cui   era   Sindaco.   Uno   scritto   che   ha   presentato
           all’inaugurazione del Premio internazionale Spotorno nuovo Giornalismo organizzato
           dal Comune nel 2013. C’è tutto il suo stile: asciutto, preciso, con puntuali riferimenti al
           contesto storico. Ne ho parlato con l’amico Pinuccio Bausone, Presidente del Circolo
           Socio Culturale “Pontorno”, che dal suo “covo” dei Bagni Rosita sforna pagine di
           storia, di cultura, di tradizioni della nostra Comunità. Si è deciso di realizzare, ho
           consultato  anche  Piero Bertolotti  e Lello  Ceravolo,  una  piccola  pubblicazione, da
           dedicargli, confidano su Pinuccio che in questo campo è un mago. La prima parte
           comprende  il  suo  scritto  sul  Premio   Spotorno  di  Giornalismo  prima  edizione,  la

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