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autografa di Giuseppe Garibaldi, è invitato a tornare in Italia. E’ una lettera datata 25 dicembre 1859, scritta a Fino
        nella casa della marchesina Giuseppina Raimondi che Garibaldi, un mese dopo, sposerà e ripudierà nella medesima
        giornata!
           In quel periodo è in preparazione la spedizione dei “Mille” con il tacito assenso dei Savoia, in particolare di
        Cavour. Demaestri, tornato in Italia, partecipa alla spedizione anche se non è dato sapere dove si imbarca: il suo
        nome è elencato fra coloro che sbarcano a Marsala l’11 maggio 1860 e successivamente lo stesso Garibaldi
        attesta la sua presenza ai fatti del Volturno,
           Conclusasi l’azione militare con l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna, nasce il
        Regno d’Italia sotto Vittorio Emanuele II. L’unità d’Italia è quasi completata e i volontari garibaldini sono
        inquadrati nell’Esercito regolare Italiano.
           A Francesco Demaestri è riconosciuto il grado di capitano e viene assegnato al 19° Reggimento di Fanteria -
        Compagnia veterani di Asti (decreto 8 luglio 1862). Successivamente, con decreto del 18 maggio 1865, è
        collocato a riposo e gli viene assegnata una pensione di £ 2250 (circa € 8400 attuali).
           “Egli meritava tanto e non si ebbe purtroppo che la gloria essendosi vista negata dalla sorte quella fortuna cui
        aveva ben diritto!” dice Marchesin. I sacrifici patiti gli sono stati riconosciuti non tanto economicamente quanto
        con onorificenze: medaglia d’argento assegnatagli dalla Repubblica Romana per i fatti del 1849 e medaglia
        d’argento al valor militare assegnata dal Regno d’Italia con decreto 4 dicembre 1861,  medaglia della Città di
        Palermo (decreto 21 Giugno 1860) concessa ai protagonisti dello sbarco di Marsala, Medaglia dei Mille (decreto 20
        giugno 1864),...
           Francesco Demaestri, domiciliato a Spotorno, muore presso lo Spedale di Savona il 24 marzo 1867 all’età di 41
        anni. Gli spotornesi lo ricorderanno nel 1883 con l’apposizione di una targa marmorea sulla facciata del Comune,
        nel 1909 con l’effige in bronzo posta a completamento della targa marmorea, e ancora con commemorazioni nel
        135°anniversario della nascita (1961), nel 115° anniversario della morte (1982) e nell’attuale 150° anniversario della
        morte.
                                                                                           IL Circolo Socio Culturale Pontorno

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