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Le vedove, stranamente, trovano sovente un nuovo marito a
       qualsiasi età. Il record dei matrimoni è proprio di una donna:
       Pietro Giudice, vedovo da tre anni, si risposa nel 1746, dopo un
       anno   dal   matrimonio   del   figlio   Benedetto   che   gli   fa   da
       testimone; la sposa è Bianca Bruno che è già rimasta vedova
       quattro volte.
       Non   vi   era   preclusione   anche   verso   gli   sposalizi   con   dei
       trovatelli. Nel periodo 1718-1745 sono registrati sette matrimoni
       tra   Spotornesi   e   qualcuno   che   proviene   “dall'ospedale   di
       S.M.Vergine della Misericordia di Savona” (6). Una sola delle
       spose è un'orfana, visto che viene indicato nome e cognome del
       padre, mentre tutti gli altri portano il cognome Venturino che era
       uno di quelli dati agli esposti (7). Solo uno dei due maschi
       Giovanni Battista abita a Spotorno da appena sei mesi, ma ha
       già trovato una moglie: Maria Elisabetta Malaspina. Tutti gli
       altri abitano dall'infanzia a Spotorno o a Tosse. Di una, Maria
       Caterina,  (8) si precisa che vive nella casa di Donna Francesca
       Benso da quando era bambina. Un'altra si adatta a sposare un
       uomo  che   non  avrebbe   trovato  facilmente  moglie  data  l'età
       avanzata: il marito. Francesco Simondino, ha infatti 60 anni.
       Gli abitanti della Serra sembrano far gruppo a sé e i cognomi
       che   si   ricavano   dagli   atti   di   battesimo   non   appartengono   a
       famiglie   spotornesi   (9).   I   Nolesi   d'altra   parte   tendono   a
       sottolineare che la zona appartiene alla Repubblica e, quindi,
       avranno senz'altro scoraggiato i rapporti con Spotorno. Mentre
       dal   1726   alcuni   battesimi   sono   celebrati   nella   parrocchia
       spotornese, il primo matrimonio si ha nel 1742: Gerolamo De
       Franchi, originario di Lavagna, sposa Caterina Rosso. Il suo
       ruolo nella tenuta deve essere importante dato che il matrimonio
       viene celebrato nella cappella gentilizia dei Serra. Il secondo
       matrimonio è del 1750: Antonio Vignolo sposa Maria Caterina
       Robatto.



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