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giuramenti solenni.
       mésso s.m.   [lat. mĭssus s.m.,   part.   pass.   Sostantivato   di  mittĕre
       «mandare»]. Persona incaricata di portare notizie, messaggi, lettere,
       comunicazioni,   e   sim.   (sinon.   in   genere   di inviato e messaggero):
       estimatóre s.m. [dal lat. aestimator -oris]. Chi o che stima, cioè giudica,
       valuta: spec. chi  fa la  stima del valore  di  un  oggetto, anche  come
       ausiliario   di   vendita.   Nel   diritto   medievale,   magistrato,   detto
       anche ingrossatore, incaricato di stimare il valore e fissare il prezzo di un
       fondo soggetto a espropriazione o a permuta coattiva.
       Rettore  da reggere»  1. Chi regge, chi governa; 2. Grado e  titolo  di
       funzionarî   che   esercitavano,   dall’ultima   età   classica   sino   all’età
       rinascimentale,   e   in   alcuni   stati   fino   all’Ottocento,   alte   funzioni
       governative, giudiziarie e amministrative.
       vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»].   s.m. Chi
       esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza
       di   altra   persona   di   grado   superiore.   Con   questo   valore   è   stato,
       nell’antichità e nel medioevo, titolo di funzionarî e pubblici ufficiali: del
       governatore, nel medioevo, del podestà, fino all’età moderna.
       sàvio agg.   e   s.m.   [dal   provenz. Savi,   che   è   il   lat. *sapius   (der.
       di sapĕre «esser   saggio»),   da   cui   anche saggio,   attrav.   il   francese].
       1. a. Di   persona,   dotato   di   buon   senso,   di   equilibrio   intellettuale   e
       spirituale: sostantivato, uomo dotato di saggezza e moderazione: 1b.
       s.m.  Nel medioevo  e nel periodo rinascimentale, denominazione  dei
       magistrati, scelti fra le persone più anziane, più esperte e di maggior
       prestigio, con funzioni di consulenza o di assistenza tecnica degli organi
       esecutivi:consigliere di magistrati per le questioni giuridiche; consiglio
       dei savi.
       agnato s.m.   [dal   lat. agnatus,   propr.   part.   pass.   di agnasci «nascere
       vicino»]. In diritto romano, parente in linea maschile, unito da legami di
       agnazione.
       agnazióne s.f.   [dal   lat. agnatio -onis;   v. agnato].   In   diritto   romano,
       vincolo di parentela civile esistente tra le persone soggette alla potestà di
       uno stesso pater familias (o che vi sarebbero soggette per nascita o per
       adozione   se   il   pater   familias   non   fosse   morto);   è   contrapposto
       a cognazione, ed è istituto che scompare nel diritto giustinianeo.
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