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I TETTI DELLA VILLA
Di particolare interesse sono i
tetti della villa, molto
articolati, composti da
molteplici falde irregolari che
creano un andamento
particolareggiato formato da
tante piccole guglie.
Nel 1973, in occasione del
primo restauro, gli architetti
Olivieri e Dagna, avevano
prestato particolare attenzione
ai tetti il capitolato infatti
prevedeva l'intervento “...in
manto bituminoso plastico
impermeabile, armato con fibra di vetro rinforzata e protetto da una lamina
elettrolittica di rame purissimo dello spessore minimo di 10/100..”
Dopo oltre 40 anni, evidenti segni di invecchiamento ed infiltrazioni nelle camere
indussero l'Ente a provvedere alla sostituzione dell'intera copertura, approvata con
deliberazione del Consiglio di Amministrazione presieduto da Lecce Salvatore, n. 67
del 22/08/2018, ed affidata alla ditta Montagna di Pesaro.
Il lavoro, molto lungo e complesso, richiese un notevole sforzo sia in termini di costi
che di energie per le complicanze di ordine tecnico come si evince dalla relazione al
progetto checosì recita:
"L’intervento, come da indicazioni della Soprintendenza, consisteva nel recupero e
mantenimento della grossa orditura
lignea, delle falde di tetto, costituita da
capriate, terzere, puntoni. La peculiarità
dell'edificio esige la potenza e
l'espressività della patina verde tipica del
rame, per cui si rende necessario l'utilizzo
del rame lavorato preossidato già di
colore verde, in grado di soddisfare le
esigenze architettoniche ed estetiche del
complesso...”
La difficoltà a reperire il materiale
specifico, la reale stratigrafia della
copertura e la necessità di eseguire
differenti lavorazioni hanno evidenziato un
netto incremento dei costi ed in incremento
della spesa prevista in fase di progettazione
fino a € 373.000; dopo tre anni il lavoro fu
portato a termine con ottimi risultati.
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