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LA GESTIONE DEL RICOVERO E  L'ATTIVITA' AMMINISTRATIVA


       La gestione del ricovero è stata effettuata in modo diretto da parte dell'Ente fino al
       2009; come testimoniato dai documenti d'archivio gli Amministratori e i funzionari
       che si sono succeduti hanno sempre prestato la massima attenzione nel monitorare le
       spese per il funzionamento dell'Istituto e le entrate necessarie per poterle fronteggiare.

       Con un rendiconto annuale si tenevano in osservazione le varie voci  come riassunto
       ad esempio nella tabella sotto riportata:



























       Da questa emerge che nel 1952 le spese totali per il ricovero furono di £. 1.692.933 così
       suddivise: personale £. 419.589, generi alimentari £.784.976, carbone £. 2.800, legna £.
       267.393, luce £. 27.643, liquigas £. 14.950, medicinali £. 18.000, attrezzature £. 25.000,
       varie £. 107.672; le entrate  furono di £. 858.736 così suddivise: rette £. 813.019, oblazioni
       £. 20.663, rimborso luce £. 25.663.

       Nel 1962 con la presidenza  di Luigi Novaro, venne effettuata una ricognizione delle
       spese relative agli ultimi dieci anni di gestione per poterne valutare l'andamento e
       programmare futuri interventi.
       La media delle entrate e delle spese del decennio rispecchia sostanzialmente quello
       sopra indicato dell'anno 1952, confermando una organizzazione ormai consolidata;
       dalla statistica si evince che la spesa media mensile pro-capite  era di £. 16.760 ed il
       concorso medio nella spesa totale da pare dei paganti era del 62,79%.
       Fu proprio  sulla base dei dati di cui sopra che  cominciò a prendere forma l'idea della
       necessità  di una nuova struttura, sia per la vetustà dei locali, sia per la necessità di
       aumentarne   la   capienza,   in   quanto:  “...   aumentando   il   numero   dei   ricoverati,
       (moltissime sono le domande di tal genere non potute accogliere  per l'insufficienza
       attuale dei locali e servizi), la nuova Casa di Riposo potrà essere autosufficiente...”




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