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IL GIOCO DEL TRUCO
I Soci si riunivano al Circolo non solo per bere vino e
passare liete ore di svago, ma anche per partecipare a interminabili
sfide in quello che caratterizzò per molto tempo il Paese di Ranzi
ossia il gioco del Truco .
Si tratta di un gioco di carte antico, le cui origini si perdono
nel tempo, esso è stato importato dall’Argentina da emigranti delle
nostre zone, che, ritornati in patria spesso senza fortuna,
insegnarono il gioco nelle Società di Mutuo Soccorso e nei ritrovi
tra amici, quando gli unici passatempi di fine giornata o nelle feste
comandate consistevano in semplici giochi di società.
“Il gioco del Truco, oggi praticamente scomparso, molto
famoso e praticato negli anni sessanta, si giocava a Verezzi, a
Ranzi e ad Alpicella, sopra Varazze; esso è senza dubbio uno dei
giochi di carte più divertenti e fantasiosi, e rispecchia pienamente,
nella sua struttura e nei suoi ritmi di gioco, lo spirito dei popoli
latini, una partita è sempre diversa dall’altra, può durare da pochi
minuti ad ore e ore, a seconda della versatilità e fantasia dei
giocatori.
Il Truco è soprattutto un gioco psicologico, di fantasia, basato anche sull'inganno, è essenzialmente un gioco di abilità, in quanto
l’esito della partita è strettamente legato alle qualità del giocatore, l'astuzia dipende principalmente dalla sua capacità di intuire e
prevedere il comportamento degli avversari, unita all'arte di dissimulare le proprie intenzioni, cioè il bluff…
Le regole del gioco sono molte : la partita inizia con una mano detta reunda…ed è suddivisa in due fasi dette cichi…ogni cico
consta di 30 punti suddivisi in 15 “gramme” e 15 “bune”... segue l’invido al quale il giocatore ha a disposizione le seguenti
dichiarazioni: quiero, non quiero, invido, reale invido, farta invido...nell'invido esiste la possibilità che i giocatori si trovino ad avere tre
carte dello stesso seme, questa combinazione si chiama “flor”...*
*fonte: “Il Truco” a cura Soc. coop. “Concordia”s.r.l. Già Società Mutuo Soccorso e Associazione “Vivere Verezzi” 1988.
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