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L'assetto attuale
Il regime sedimentario naturale delle spiagge del Golfo dell’Isola, come
dell’intero arco della provincia, è profondamente mutato a seguito degli
interventi umani dai primi anni dell’800: la graduale realizzazione di
strutture atte contenere il flusso detritico e la operazione di versamento di
materiali di ripascimento, ha determinato un enorme incremento delle
spiagge naturali preesistenti ed un deciso rallentamento del flusso detritico.
Come abbiamo visto sopra, ancora nei primi anni dell’900, un certo
flusso detritico superava Capo Noli mentre oggi, a seguito della
realizzazione dei vari pennelli e dello stesso porto nel finalese, non esiste
praticamente flusso che superi questo ostacolo e ii pennelli del Vescovato di
Noli e scoglio Gaverri, come dimostra la assenza di sedimentazione contro il
saliente artificiale Chiariventi.
L'assetto attuale delle spiagge del “Golfo dell’sola” è, come si è visto, la
conseguenza di una sapiente strutturazione del litorale con opere di
contenimento del flusso detritico e di versamenti di materiali fortuna operati
con grande attenzione. In conseguenza la manutenzione delle magnifiche
spiagge è ormai quasi interamente affidata a allo intervento umano.
L’ultima operazione di ripascimento e strutturazione, risale agli anni 2008-9
e si notano ormai chiari segni di ritiro.
Queste spiagge sono caratterizzate da una granulometria dei sedimenti
molto ampia che va dalle sabbie fini ai grossi ciottoli. I materiali più
grossolani, in gran parte provenienti da versamenti anteriori al 1975, sono
costretti a rimanere sostanzialmente nei singoli tratti compresi tra due
salienti o penneli e costituiscono un potente fattore di stabilità in quanto, in
occasione delle mareggiate, vengono strappati alla spiaggia emersa e portali
allo esterno, allontanando il frangimento delle onde e quindi limitando la
risalita dei frangenti sull’arenile. Con la bonaccia, le onde più corte, fanno
risalire il materiale grossolano a formare una fascia ghiaiosa presso la
battigia, con aumento della pendenza e avanzamento dell’arenile.
Purtroppo, l’azione delle onde frangenti determina una rapida usura di
tali materiali riducendone rapidamente le dimensioni e quindi il volume
complessivo. Risulta pertanto necessario introdurre nuovo materiale anche
grossolano, con le operazioni di ripascimento per mantenere spiaggia e
anche questo potente fattore di stabilità. Al proposito è opportuno notare
come, il materiale versato nel 2008, riconoscibile dal colore scuro, che era
,in gran parte, di granulometria compresa tra 25 e 5mm. sia ormai ridotto ai
4-3 mm visibile nelle striscie sedimentarie di risalita dopo le mareggiate.
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