Page 23 - Atti Parrocchiali Biroli-definitivo-1
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atti non si dà nemmeno il nome del bambino, solo quello del
       padre, ma si sottolinea, però, che il battesimo ha preceduto la
       morte.
        Come abbiamo già visto dagli atti di battesimo, è la levatrice
       che assiste la partoriente e battezza i bambini in pericolo di vita,
       ma, quando la famiglia era in condizioni di farlo ed il parto si
       presentava difficile, interveniva il medico. Nel 1727, Sebastiano
       Berninzoni chiama il medico per la moglie Maria ed è lo stesso
       Corrado Cochi a battezzare la neonata che muore subito dopo,
       seguita   dalla   madre.   Nel   1747   viene   chiamato   il   chirurgo
       Tommaso Bado a Tosse per un parto nella famiglia Sterla: la
       bambina  muore  alla  nascita  seguita,   dopo  otto  giorni,  dalla
       madre.
       Il battesimo rendeva i bambini degli esseri innocenti, subito
       accolti  in cielo,  ma   questa  innocenza  veniva  considerata  di
       breve   durata:   già   a   sette   anni   i   piccoli   morenti   venivano
       confessati, prima di impartire loro l'estrema unzione.
       In   alcuni   periodi   la   percentuale   dei   bambini   morti   è
       particolarmente   alta,   probabilmente   in   corrispondenza   al
       diffondersi   di   malattie   contagiose   che   colpiscono   anche   gli
       adulti. Nel 1741, per esempio, deve esserci stata una epidemia di
       difterite, allora chiamata angina: lo si capisce dall'indicazione
       che Antonio Revello, a febbraio, e Maria Caterina, moglie di
       G.B. Berlingeri, a maggio, non possono comunicarsi perché non
       riescono ad inghiottire. Di Antonio Revello si dice, inoltre, che
       “è stato colpito da una morte inaspettata” dopo che gli è stata
       praticata la tracheotomia, unico rimedio per evitare la morte per
       soffocamento procurata dalla difterite.
       L'atto termina con l'indicazione della sepoltura. Vi erano delle
       tombe comuni in cui venivano sepolti gli uomini e una parte
       delle donne;  le appartenenti  alla Congregazione della  Beata
       Vergine Immacolata avevano una loro tomba (11). Dal 1735



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