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Con l'inserimento di alcuni ragazzi di Finale Ligure, il sottoscritto e altri di
          Spotorno come, Piero Bertolotti, Bruno Marengo, Marino Santiglia, Claudio
          Rosa, Renato Sancio, Franco Arnello, mio fratello Gianni, tutti più giovani
          di me, è stata fatta la nuova squadra della Spotornese Calcio. A me,  essendo
          il più anziano di tutti è stato dato il compito inizialmente di capitano.
          É ora il 23 ottobre del 1961, io e mia moglie Giovanna abbiamo avuto la
          gioia della nascita del primo figlio Maurizio e 14 mesi dopo è nato anche
          Luciano. Tutti e due sono nati a Spotorno in Vico Nicei, nostra prima
          abitazione   dopo   il   matrimonio   avvenuto   nell'ottobre   del   1959.
          Probabilmente, in quei tempi sono state tra le ultime nascite avvenute a
          Spotorno, nascite assistite dalla brava levatrice Lesta Borghi. La signora
          Lesta Borghi, molto scrupolosa e professionale ha acconsentito al desiderio
          di mia moglie di farla partorire in casa, visto l'andamento regolare delle
          gravidanze. Maurizio è nato tra la domenica notte e il lunedì. Dopo alcuni
          giorni, Bruno Marengo e Marino Santiglia, in rappresentanza della squadra e
          della Società Polisportiva Calcio, hanno fatto una visita a mia moglie ancora
          a letto, portandole un grosso mazzo di rose con gli auguri di tutti gli sportivi
          di Spotorno. La Domenica successiva la squadra giocava a Spotorno, ed ho
          notato negli spogliatoi un clima diverso. Aleggiava nell'aria qualche cosa di
          strano, prima di uscire sul campo di gioco ringraziai nuovamente gli amici
          giocatori e i dirigenti per il bel pensiero che avevano avuto nel portare i fiori
          e gli auguri alla moglie. Ripeto, negli spogliatoi vi era nell'aria come un
          silenzio strano di attesa. Al momento dell'entrata delle squadre sul campo,
          dopo la lettura delle formazioni che scendevano sul terreno di gioco, era
          stata messa una musica di auguri a pieno volume e avevo notato che era
          stata appesa una grossa coccarda blu alla rete della porta lato bar. Ero
          talmente commosso che mi sono venute le lacrime agli occhi, per la stima e
          l'affetto che gli amici del calcio avevano voluto attribuire a me e a mia
          moglie Giovanna. Oggi sono passati oltre cinquant'anni da quel momento, e
          a   volte   parlandone   in   casa   ancora   oggi   ci   ricordiamo   con   gioia   e
          commozione di quell'episodio di affetto. Sei anni dopo nel 1968 è nata mia
          figlia Ornella, questa volta a Savona. Io e mia moglie per la stima la fiducia
          e l'amicizia che avevamo verso la levatrice Lesta Borghi abbiamo voluto che
          ci fosse anche Lei ad assisterla al momento della nascita.












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