Page 82 - marecheviene-completo
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era che lui non professava alcuna fede e che mai
si era sognato, in passato, di pensare alla mano
divina. Si considerava un illuminista ma, in quel
caso, però, aveva cominciato a chiedersi: «Che
non ci sia davvero qualcosa? Che una mano
misteriosa voglia difendere la porta dell’appari-
zione? Anche a costo di sommergerla?» Era la
mano della speranza che i sogni si possano
avverare. Un giorno, lei sarebbe riapparsa da
quella porta, magari nuotando, per raccontargli
tutto di quegli anni in cui non si erano più visti.
Il mare che saliva aveva risolto anche il pro-
blema tra lui e la moglie: uno a bagno, l'altra in
montagna, che la salute, di entrambi, ci guadagna.
Restava solo un problema: il gattino Millino,
che marito e moglie amavano spassionatamente.
«Con chi sarebbe rimasto? Era un gatto-poeta e
un sognatore, come avrebbe mai potuto lasciarlo a
quella donna così prosaica e petulante? E poi con
chi avrebbe conversato la sera, prima di andare a
letto?», pensava tra sé il professore che, più che
conversare, parlava ad alta voce. Millino lo stava
ad ascoltare muovendo la testa o emettendo
modulati miagolii secondo gli argomenti proposti.
Gli faceva una gran compagnia.
Il professor Lanterna se n’andò a dormire con
quei rovelli nel cuore e nella mente.
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