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Anche la luna, grande e pacifica, ha garantito dall'alto, i favori del
          tempo. Le premesse c'erano tutte, ripeto, per molto far parlare del
          “TV   65",   ma   mi   duole   far   notare   che   la   maggior   parte   dei
          convenuti alla serata è uscita con insolito anticipo e viso cupo, sul
          quale si leggevano noia e soprattutto delusione. Mi chiedo, poiché
          facevo parte di costoro, se è possibile che al TV Spotorno si
          continuino a premiare dei «fantasmi» (leggi Nazzari e Noschese
          quest'anno – Walter Chiari e Alberto Lupo in edizioni precedenti) o
          gente che arriva, magari all'ultimo momento, si “becca" il premio,
          ringrazia frettolosamente e scappa è la parola - Perché altri e ben
          più remunerativi impegni l'attendono.
          Quei pochi che non scappano non si vogliono produrre perché
          sono «stanchi» o perché non hanno provato e via discorrendo con
          altre cafonate del genere.
          C'è stata ieri sera un'eccezione e mi riferisco alla garbata dizione di
          Carlini, senza perdermi nel commentare le quattro banalità (per
          non dire volgarità) da avanspettacolo di Macario, ma non basta.
          Vorrei ricordare a questi signori che la gente corre a frotte e spende
          fior di carte da mille (se sia male o bene lo vedremo poi!) non per
          vedere le loro ombre, ma per godere un po' della bravura (quando
          c'è) che li ha resi celebri. Per applaudirli con calore e non per
          scrupolo di coscienza.
          Le esibizioni dei nostri premiati sono state sempre pesate con la
          bilancia del farmacista; domenica poi abbiamo rasentato la presa in
          giro. A ben poco sono valsi il dinamismo di Pennone, il pur bravo
          complesso di Gino Balbo e le barzellette di gusto molto dubbio
          raccontate dalla Paola Penni; i vuoti c'erano e si facevano sentire.
          Il far esporre i propri nomi noti a caratteri di scatola sui manifesti e
          poi non presentarsi o presentarsi e fare i difficili è barare al gioco.
          Il TV Spotorno è una lodevole iniziativa; è una nota di freschezza
          e di mondanità che giova alla nostra cittadina che ne porta a spasso
          il nome già affermato sulle colonne di tutti i giornali..., ma attenti
          però,   che   le   legittime   delusioni   purtroppo   in   aumento   non   lo
          privino di interesse e di popolarità. Il problema è un altro, di fondo
          direi, e la colpa è nostra.

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