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I protagonisti dell’estate


               L’annuale “bagarre”, che in estate trasforma il nostro paese in un
               coloritissimo e suggestivo spettacolo di uomini e di natura, ci
               suggerisce alcune considerazioni di sano carattere folkloristico. E’
               la festa dei cappellini di paglia, delle radioline portatili, dei juke-
               boxes, degli zoccoli – suonati come strumenti – della seicento e
               dei parcheggi difficili.
               In mezzo. a tutto ciò, per nulla, turbati dalla generale, eccitante
               frenesia di vacanze, ma freschi e tirati a lucido, impeccabili e
               sempre sul chi va là ecco emergere i veri protagonisti della nostra
               gioventù maschile. Non che gioventù suoni sempre a proposito...
               faremo   in   seguito   le   opportune   distinzioni,   sforzandoci   di
               spiegarne i come e i perché. Durante il giorno sono tutti seri:
               lavoratori   e   stimati   professionisti,   ma   sul   far   della   sera   si
               “trasfigurano ". All'abbigliamento di disimpegno, necessario al
               quotidiano lavoro, si sostituiscono sgargianti camiciotti, magliette
               rigatissime e calzoni bianchi in piega perfetta, degni del miglior "
               FRED”. Infatti,  le prestagionali  e frequenti  visite  nelle  locali
               boutique   consentono   la   messa   a   punto   dell'uniforme   utile
               complemento   estetico   dell'innato   “charme”,   nonché   arma   di
               quella   seduzione   che   si   è   andata   affinando,   ogni   estate,   di
               conquista in conquista. “Quali colombe dal desio chiamate...”, si
               radunano subito dopo cena nel bar per il rito propiziatorio del
               caffè, rito che precede la serotina battuta. Può avvenire che ne
               scorgiate qualcheduno frettoloso e di poche parole; lasciatelo fare
               e consideratelo fortunato: ha già colpito e si appresta a colpire
               ancora.   Gli   altri   si   consultano,   tracciano   rapidamente   un
               programma di massima e quindi salpano a gruppi di tre o quattro
               per scegliere il terreno più adatto alla caccia. Molte sono le piste
               da annusare, nessuna sconosciuta a questi “tombeur de femmes”,
               ma la sala da ballo ne gode ancora intatti tutti i favori. Nei templi
               del ritmo (così va di chiamarli), sempre un po’ misteriosi, dove le
               note   di   una   canzone,   condite   con   uno   spicchio   di   luna,
               illanguidiscono gli sguardi e creano favole meravigliose, il rischio

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