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Il “Pippo”
di GianMarco Basadonne
Aereo Douglas A-206 Havoc
impiegato dalle forze alleate durante
la seconda guerra mondiale con la
operazione denominata "Night
Intruder" (intruso notturno) per
creare panico tra la popolazione e da
questa fu denominato popolarmente
“Pippo” o "Pippetto"
….”Che il “Pippo” fosse un rompipalle lo pensavano tutti. Gli uomini
anziani e sboccati usavano un altro termine per definire il loro pensiero e le
bravate del “Pippo”. Le donne annuivano in silenzio col capo,
condividevano quanto detto. Lui, il Pippo, si presentava con indifferenza di
notte o di giorno, alle ore più impensate. Ronzava in cielo simile ad un
grosso calabrone infuriato. Di conseguenza al suo apparire, di sera o nella
notte, ogni fuoco o tipo di luce veniva spenta. Di giorno la reazione era
diversa: si chiudevano porte e finestre, mentre chi era all'aperto cercava di
mimetizzarsi al meglio fra cespugli o semplicemente stendendosi a terra fra
il seminato o vicino ai muri di sostegno. Ormai tutti avevano fatto l'orecchio
al suo “miagolio” in cielo, sia che fosse sereno o nuvolo. Il Pippo era un
aereo ricognitore idoneo a rilevare movimenti o assembramenti sospetti in
un determinato territorio. I bene informati sostenevano che avesse occhi
magici, capaci di avvistare ogni minimo movimento, volando ad una altezza
media. “Quello è americano! Lui è un vigliacco, non partecipa ad azioni
belliche. Fotografa e segnala i movimenti, poi vengono gli altri a sganciare i
“salami”, a fare il lavoro sporco.” Questi ed altri i discorsi della poca gente
rimasta nel paese.
I tedeschi in progressivo ripiego verso il nord provavano in ogni modo a
“bonificare” il territorio per la ritirata in corso, cercando di sconfiggere le
bande partigiane, ancora poco organizzate e la parte di esercito unitosi ai
liberatori. Per contro gli alleati (americani, inglesi ed altri) mettevano in atto
incursioni aeree per colpire, indebolire e scoraggiare il nemico, ben
appostato sulle alture rivierasche, con postazioni di cannoni contraerei o
navali. Sul monte, sopra San Giacomo, vi era un faro potente. Col buio si
vedeva il suo raggio che illuminava il cielo. Il Pippo controllava, fungeva da
spia, osservava dall'alto i movimenti terrestri di mezzi o truppe. Segnalava
ai comandi incaricati le novità scrutate sul terreno.
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