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in quel luogo onde tralasciando per hora di raccontare a
VV.SS. Serenissime la storia del fatto che troppo longo e
tedioso riuscirebbe, sono venuti in parere di riferire a
VV.SS. Serenissime che si potrebbero abolire et annullare
tutte due dette elletioni fatte dalli suddetti vicarii; la
prima come tumultuaria o mal fatta, la seconda per
essersi radunati in luogo insolito. E che successivamente il
vic(ari)o et antiani vechi dovessero giuntare l'università a
venire a nuova ellettione del vic(ari)o alla forma de
statuti e decreti di detta comunità, che non solo li agenti,
ma tutti li radunati havessero facoltà di nominare. E che
per l'avenire non si potesse congregare l'università che
con l'intervento dell'antiani in numero legittimo, quali
dovessero dare l'ordine per tale congregat(ion)e. Che il
notaro attuario che serve al detto vicario dovesse havere
almeno un anno di vacanza. Che in altre dovesse il notaro
con ogni facilità e prontezza dare li conti alli agenti ad
ogni loro richiesta di tutti li ufficii a' quali havrà servito,
come anche le scritture concernenti le medesime cose. E
in fine di riconciliare quanto sia possibile li animi di quel
popolo a vivere con quiete et tutti potrebbero VV.SS.
Serenissime ordinare si facesse una pace generale per
mezzo dell'illustre Governatore di Savona, quando così
giudicasse accertato et ita referant etc.
Joseph Oderius sub cancellarius
1686, die 21 maii
Letto al Serenissimo Senato et audito quanto a viva
voce ha sogionto
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