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Postfazione
Alcune curiosità
Mi è parso utile, a lettura conclusa del testo, se vi è rimasta qualche
curiosità fare alcune riflessioni etimologico-linguistiche su alcuni
termini ricorrenti e su alcuni toponimi. Abbiamo trovato diverse
accezioni di parecchi termini, non sappiamo quanto dovuti a errata
trascrizione del copista o legati a formulazioni differenti dello stesso
nome. Ad esempio – e ci conforta in questo anche l'accurata ricerca
svolta da Niccolò Cassanello, Giuliano Cerutti, Furio Ciciliot e Rosella
Ricci in “Toponimi del Comune di Spotorno” - il termine Spotorno nelle
sue diverse accezioni è assai interessante. Spotorno ad esempio è anche
Spulturnus, Spolturno, Spolturni, Spulturno, Spulturnum, Spolturno,
Spolturni, Spulturno, Spulturnum, Spelturno, Speuturni, Spulturni,
Sputulno, Sputurno, Spotorni, Speuturno. Altri termini hanno più
accezioni, ma non voglio qui fare un accurato elenco, quanto piuttosto
far notare la cosa. Stesso discorso, senza scendere troppo in particolari
tecnicistici, riguarda la modalità di scrittura dei testi. Vi darò quindi
alcune indicazioni sulla tecnica di scrittura del tempo: siamo nel XVI
secolo e successivi Prima dell'introduzione della cancelleresca i copisti
usavano prevalentemente la “rotunda”e la “gotica italiana” che
lasciarono ben presto spazio per comodità alla “minuscola carolingia “
che era usata già secoli prima. Dobbiamo aspettare il 1420 per assistere
all'introduzione ad opera di un italiano della cosiddetta italica, una
varietà della quale è appunto la cancelleresca, usata da quel momento in
avanti per tutti gli atti ufficiali, sia in ambiente ecclesiastico che dai
governanti in ogni ambito, essendo considerata ad un tempo elegante,
veloce e più facilmente comprensibile dai più. Alcune indicazioni
pratiche: due i tipi di pennino utilizzati a seconda del contesto, a punta
tronca o a punta fine, ottenendo a seconda dei casi un tratto più o meno
spesso. Le lettere sono inclinate verso destra normalmente di non più di
10°, con uno spazio minimo tra di loro, tenendo il pennino inclinato di
una cinquantina di gradi o poco meno. Mentre normalmente le
minuscole sono alte cinque volte la larghezza del pennino e inclinate
come dicevo di poco meno di 50°, le maiuscole sono alte sette volte la
larghezza del pennino e inclinate circa 30 °.