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esempio, era quello di andare a vedere Esposito, chiamato la
"guardia", che faceva le multe davanti a Punta Est. In quel tratto di
Aurelia, a partire dal Palace, una striscia bianca continua vietava il
sorpasso, ma molti erano i distratti e i frettolosi che cadevano nella
rete, anzi...nel fischietto di don Vincenzo che implacabile, ma con
malcelata severità staccava bollette da mille lire come fossero
ciliegie. Poi si congedava dai "pizzicati" con paterna e
napoletanissima ironia: "...guagliò, ora vai piano, e buona
domenica!". Dopo si girava verso il "pubblico" e sibilava: "...
cerasella ... cerasella... cerasella, cerasè...". Partiva qualche applauso.
Caro e buon Esposito, panciuto, bonario ma intransigente; ora che
non sono più così distratto capisco che manchi e in quel tratto di
rettilineo mi sforzo di non superare manco un'Ape. Vado piano e
guardo in su. E finalmente si faceva sera. Gli orari erano ancora
contingentati; tra mezzanotte e la una si doveva rientrare. Diciamo
che si sarebbe dovuto...Comunque erano già finite la gite a Noli con
il "tramballero", una sorta di diligenza, i cavalli, il tambureggiare dei
loro zoccoli, il loro... odore che si fondeva con quello dell'asfalto
ancora caldo, il nostro chiacchiericcio, la luna che veniva con noi
fino a Noli. Si erano diradate le serate all’Alga Blu e in casa mia a
sentire i dischi con tutta la compagnia estiva compresa la bella
Renata, torinese che abitava nel mio stesso palazzo. Avevamo anche
cominciato a disertare il Villaggio del Sole: 2-3 chilometri a piedi,
una palafitta colorata, un juke-box complice che sfornava tonnellate
di "Only You", le luci sul mare, l'isola a portata di mano... Ora
dovevamo cercarci qualcosa di più sofisticato. Fece storia la "sala
congressi", che era il dehors del Bar Castello di Piazza Aonzo (la
"madonnetta"). Un bar che il buon Armando Lippi si era inventato
(l'espressione felicissima, l'ho rubata a Bruno Marengo), incastrato
tra una casa, una cabina dell'Enel e la ferrovia. Armando ci trattava
con finta ed affettuosa prepotenza; ci intimoriva con le sue esibizioni
di forza per farci star buoni... due lattine di birra, nelle sue mani di
ferro, diventavano in meno di un secondo due "straccetti" e questo ci
faceva una certa impressione. E noi stavamo buoni appunto
organizzando congressi, anzi "serate a tema" e Armando per primo si
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