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1907: la Fratellanza Ginnastica Savo-
                 na fonda la sua “sezione giochi” e da
                 lì principia una storia ininterrotta che                                                                                                Campionato 1913-14:
                 dura  ormai  da  centodieci  anni:  una   Savona FBC, una storia lunga 110 anni                                                         per la prima volta
                 ricorrenza che stiamo celebrando an-                                                                                                    il Savona partecipa
                 che  attraverso  la  pubblicazione  del                                                                                                 alla Divisione Nazionale
                 libro “Centodieci anni racconti bian-
                 co blu” (Delfino&Enrile Editori), che   di Luciano Angelini
                 segue quello redatto in occasione del   e Franco Astengo
                 centenario “Savona, la città nella sto-
                 ria del calcio”.                     26 Aprile 1959.
                 Il grande calcio però era già arrivato   30  giornata Savona-Pinerolo 5-0.
                                                       a
                 a  Savona  nella  primavera  del  1893,   Ballaucco segna l’ultimo goal in C.so Ricci.
                 praticamente in contemporanea con la   Il Savona vince il campionato.
                 fondazione del Genoa: probabilmente   (Archivio personale V. Persenda)

























                 in Piazza d’Armi si disputò, infatti, la   Felice Levratto, entrato nel mito come
                 prima gara internazionale di una “se-  lo “sfondatore di reti”.
                 lezione italiana”. Successe infatti che   Il Savona Fbc 1907, per lunghi decen-
                 il  torinese,  commerciante  di  tessuti,   ni, non è sfuggito alla regola dell’as-
                 Bosio (cofondatore del calcio italiano   solvere alla funzione di costituire un
                 assieme ai genovesi) avesse combina-  pezzo  fondamentale  nella  vita  citta-  una  appartenenza.  Finita  l’epoca  dei   Furino,  poi  capitano  plauriscudetta-  l’abnegazione di tanti: Enzo Grenno,
                 to una partita tra una rappresentativa   dina. Fino agli anni ‘60, in precedenza   pionieri, quando Savona e Vado, come   to  della  Juventus;  Eugenio  Fascetti,   Corrado Orcino, giù fino ai tempi più
                 dei  footballers  (come  si  chiamavano   alla presa di predominio assoluto da   già ricordavamo, erano stati parte del-  una prestigiosa carriera in panchina;   recenti di Bettino Piro, della gestione
                 allora, usando la terminologia britan-  parte della televisione, a Savona, come   la grande élite dei fondatori del calcio   Spanio,  Glauco  Gilardoni,  Maurizio   tutta  savonese  guidata  dall’avvocato
                 nica, che sarebbe rimasta in voga al-  a Cremona, a Treviso come a La Spe-  italiano, c’è stata una grande epoca di   Bruno,  Ugo  Rosin,  Giuliano  Taccola,   Romani, della presidenza di Aldo Del-
                 meno fino agli anni ‘30) della sua città   zia: in tutta la provincia italiana. Erano   rapporto diretto tra la squadra, la so-  scomparso  misteriosamente  e  tragi-  lepiane fino all’attuale società di cui è
                 ed una rappresentativa di marinai in-  ancora i tempi di Spal, Legnano, Pro   cietà, la città.        camente); e poi il settore giovanile di   presidente Cristiano Cavaliere.
                 glesi, imbarcati su navi alla fonda nei   Patria,  Lucchese  in  Serie  A  (la  Spal   I  quarant’anni  dei  decenni  centra-  Levratto,  Petitti,  Giordanello,  Lenzu-  Ma  il  calcio,  il  Savona  Fbc,  la  città
                 porti di Genova e Savona.         però in Serie A c’è appena tornata a far   li  del  secolo  scorso:  dagli  anni  ‘30,   ni  (Vittorio  Panucci,  Piero  Pittofrati,   di  Savona  erano  irrimediabilmen-
                 Di quella partita conosciamo la forma-  compagnia ad altre provinciali come   con la Serie C dominata più volte, la   e tanti altri che a non citarli si farebbe   te  un’altra  cosa.  Erano  gli  anni  del
                 zione degli italiani (o meglio, torinesi,   il Crotone e l’esordiente Benevento) e   B fallita nelle finali e poi conquistata   torto, ma ricordarli tutti è impossibile:   grande  slancio  culturale,  dal  Circolo
                 che  pure  allineavano  diversi  stranie-  la squadra risultava, per così dire “in-  proprio all’inizio della seconda guerra   bisognerà dedicare un articolo apposi-  Calamandrei alle formidabili stagioni
                 ri tra i più famosi tra i fondatori del   collata” alla Città; nelle discussioni di   mondiale, con la squadra dei quattro   to al settore giovanile del Savona Fbc,   teatrali sotto la regìa di Renzo Aiolfi
     12          gioco in Italia, fra i quali quel Kilpin   bar o di barbiere (i negozi di “Figaro”   moschettieri di casa (Vanara, Canepa,   a cavallo di quegli anni).  (come non ricordare gli spettacoli con

                                                                                     Caviglione, Borgo), gli assi dal futuro
                                                                                                                                                         i  grandi  del  palcoscenico  da  Renzo
                                                                                                                       E ai dirigenti: ai Del Buono, Casella,
                                                   erano  frequentati  anche  sotto  forma
                 che  da  Torino  poi  si  trasferì  a  Mila-
                 no, creando il Milan): Beaton, Kilpin,   di vero e proprio centro sociale), nella   (e  dal  passato)  in  Serie A  (Sandroni,   Chiarenza,  bisognerebbe  aggiungere   Ricci a Vittorio Gassman, da Ugo To-
                 Doppie, Lunatti, Schoenbroed, Pecco,   corsa al sabato mattina prima di scuo-  Traversa,  Vaschetto,  Tomasi),  gli  al-  Vagnola,  Conti,  Anselmo,  Roggero   gnazzi ad Alberto Lionello, da Dome-
                 Beltrame, Weber, Bosio, Savage, Nasi,   la,  per  leggere  la  lista  dei  convocati   lenatori  ungheresi  (Hajos,  Orth);  la   (che, da giocatore aveva indossato la   nico  Modugno  a  Giorgio  Gaber,  da
                 ed il punteggio (2-1 per la squadra di   fuori  dal  Bar  Splendid;  nell’assistere   seconda  metà  degli  anni  ‘40,  ancora   maglia della nazionale A), Falco, Delle   Gianni  Agus  a  Paolo  Stoppa  e  Rina
                 Bosio).                           alla partita di allenamento del giovedì   Serie  B  e  serie  C,  con  Gustin  Berto-  Piane, Ninni Marchese, Nico e Marino   Morelli, e ancora Dapporto e Bramieri,
                 I marinai inglesi furono, poi, per molti   si ritrovava tutto un rituale che faceva   lotto, Felice Levratto e giocatori sim-  Del Buono (figli d’arte), Tonini, Cirio   Alberto Lupo, Valeria Moriconi e Lia
                 anni gli avversari di quei giovani savo-  vivere la squadra di calcio cittadina al   bolo,  davvero  simbolo  (Bacigalupo,   , il massaggiatore per eccellenza Piero   Zoppelli), con l’industria ancora pun-
                 nesi che impararono presto a misurar-  centro dei nostri interessi, vero e pro-  Varicelli, Melandri, Vignolo, Longoni,   Molina (“u Mulina”), il medico sociale   to di forza, come il porto commerciale,
                 si con il nuovo gioco, pur senza dare a   prio punto di riferimento al di là delle   Siccardi, Castagno, Cappelli, Zilli: tan-  Gege Scarpa.  le botteghe non ancora soffocate dal-
                 questa loro attività veste ufficiale.  vittorie e delle sconfitte, delle promo-  ti altri nomi che restano sulla tastiera   Tante  di  queste  persone  sono  scom-  la  grande  distribuzione,  l’artigianato
                 Nell’estate del 1899 furono organizza-  zioni e delle retrocessioni.  del computer); la fine degli anni ‘50,   parse, così come sono mancati i prota-  fiorente,  il  prestigio  mondiale  della
                 te alcune partite tra una squadra savo-  Oggi  è  la  nostra  generazione  che  ha                                                      “colonia artistica” albisolese con Lam,
                 nese e la squadra di Sampierdarena e   ancora la visione diretta, nella propria                                                         Jorn, Milena Milani, Mario Rossello, i
                 addirittura si giocò una partita fra due   mente, di Corso Ricci, l’antico campo                                                        “tagli” di Fontana. Era una città viva,
                 squadre savonesi delle quali si cono-  inaugurato nel 1927, dopo che la fase                                                            pulsante,  capace  di  partecipare  e  di
                 scono i nomi dei capitani: un commes-  pionieristica  era  stata  disputata  sul                                                        entusiasmarsi,  coesa  anche  nelle  dif-
                 so di negozio, Elese Menotti, e uno sti-  terreno di via Frugoni (mentre la più                                                         ficoltà e nelle divisioni, solidale, forte
                 vatore di porto, Alberto Bonfanti.  “proletaria” Speranza, della cui storia                                                             nel rispetto della sua storia e della sue
                 Fu però soltanto nel giugno del 1907   pure non si deve tralasciare memoria,                                                            tradizioni, fiera della sue battaglie in
                 che un gruppo di soci della Fratellan-  giostrava  alla  Valletta  San  Michele).                                                       difesa del lavoro e delle sue industrie
                 za Ginnastica Savonese, capitanati da   Ricordiamo allora la  squadra schiera-                                                          dalla metallurgia alla chimica, alla si-
                 Cesare Lanza e Baciccia Tarò, decise di   ta a lato della torre di Pancaldo, con la                                                     derurgia. Un’altra dimensione di una
                 dar vita alla “Sezione Giuochi” della   faccia dei giocatori rivolta verso la val-                                                      Città  industriale  che  non  esiste  più,
                 già gloriosa società ginnica, aprendo il   le del Lavanestro a sfidare il vento, e                                                      scambiata  con  la  speculazione  edili-
                 capitolo “ufficiale” del calcio a Savo-  la folla assiepata nella tribunetta di le-                                                     zia, e che coralmente si stringeva at-
                 na (poi nel 1914 la “sezione giuochi”   gno, con tutti a battere i piedi per fare                                                       torno alla sua squadra. Altri tempi in
                                                                                                                                      a
                 si autonomizzò totalmente dando vita   rumore ed incitare la squadra. “Ani-  15 Maggio 1966, la settimana successiva alla morte di Fausto Gadolla. 33  giornata Savona-Ivrea   un contesto sociale e culturale affatto
                 al  Savona  Fbc):  quindi  cent’anni,  un   mo  biancoblu”  era  il  grido  di  batta-  5-1. I vincitori del campionato, da sinistra: Amedeo Basso, il dottor Galleano, Valentino Per-  diverso da quello che ineluttabilmente
                 secolo, da celebrare.             glia; l’altoparlante diffondeva la voce   senda, Maurizio Bruno, Pucci Gittone,  Marco Fazzi, Carlo Pozzi, GiulianoTaccola, Gianfranco   e forse rassegnati stiamo vivendo.
                                                                                     Gadolla jr. Manlio Bacigalupo (All.) In ginocchio: Piero Molino (mass.), Osvaldo Verdi, Carlet-
                 Sicuramente  i  pionieri  di  allora  non   di  Vittorio  Bovolo  (Savona:  Ferrero,   to Pietrantoni,Ugo Rosin,Alberto Corucci, Piero Natta. (Archivio personale V. Persenda)  Oggi  la  nuova  dirigenza  del  Savona
                 avevano  idea  di  ciò  che  il  calcio  sa-  Galindo, Persenda, Mariani...; oppure,                                                    Fbc sta cercando, dopo una travagliata
                 rebbe diventato nel futuro e, forse, se   qualche anno prima: Castagno, Vigno-  dopo  una  crisi  lunga  e  difficile  che   gonisti di una irripetibile stagione del   retrocessione dalla Lega Pro alla Serie
                 lo avessero immaginato ci avrebbero   lo,  Melandri,  Longoni,  Molinari...),   aveva coinvolto squadra e città, con il   giornalismo sportivo savonese raccol-  D, di riavvicinare la Città alla squadra
                 pensato un po’ su: ma la storia è questa   la  squadra  indossava  gli  “striscioni”   ritorno in Serie C e l’ultima stagione in   ta attorno all’indimenticabile “Riviera   e di recuperare un posto di primo pia-
                 ed il Savona Fbc ha ormai oltrepassato   classici, irripetibili perché adesso non   Corso Ricci (Bruno Ferrero, Galindo,   Notte”: Marco Sabatelli, Enrico Fabbri,   no, nello scenario calcistico nazionale.
                 di un decennio il secolo di vita. Una   ci  starebbe  la  scritta  dello  sponsor;   Valentino  Persenda  irraggiungibile   Nanni De Marco, Ivo Pastorino, Pino   Compito impegnativo, se non arduo. I
                 data da ricordare e da far ricordare a   Stefano Del Buono, dalla tribuna, se-  primatista di presenze, Ballaucco, Ma-  Cava, Gino Pellosio.  protagonisti dello slancio di quelle in-
                 tutta la Città, perché gli striscioni bian-  guiva, con un moto impercettibile ma   riani, Ciglieri, Nadali, Contin, Brocchi,   Il  “nostro”  Savona,  “quel”  Savona   dimenticabili stagioni non ci sono più
                 coblu sono un pezzo della memoria e   perpetuo dei suoi piedi l’andamento   Teneggi, Merighetto, Gennari, Ratto);   si è fermato a Catania: non è retorica   o hanno i capelli bianchi; il ricambio
                 della identità di Savona.         del gioco; il ragionier Casella e l’indi-  il  trasferimento  a  Legino  e  l’epopea   dirlo, ma la verità. Anche se, dopo, i   generazionale della tifoseria si è com-
                 Il  Savona  Fbc  1907  è  sempre  stato   menticabile segretario Gaetano Chia-  degli anni ‘60. Con tanti ragazzi delle   protagonisti sono stati tanti, di gran-  promesso con il passare degli anni e
                 collocato,  nella  considerazione  de-  renza  si  preoccupavano  dell’incasso.   nostre parti (Mino Persenda, “Pucci”   de valore: Italo Ghizzardi e Marcello   lo scorrere delle delusioni. Ma vale la
                 gli sportivi, al piano nobile del calcio   Noi ragazzi non stavamo in tribuna,   Gittone, Piero Natta, Caffaratti, Milly   Lippi,  Lorenzo  Barlassina,  Antonio   pena provare a ricucire il rapporto tra
                 italiano,  un  solo  gradino  al  di  sotto   ma seguivamo il portiere avversario,   Giordano, Marco Fazzi), altri arrivati   Marcolini,Walter Zenga, Nello Gover-  il Savona Fbc e la Città, almeno que-
                 delle  vincitrici  dei  primi  scudetti  In-  da una porta all’altra, per poter vede-  da fuori ma adottati e, magari, rimasti   nato,  Enrico  Cucchi,  anche  lui  vitti-  sto vuole essere il libro dedicato ai 110
                 ter,  Genoa,  Milan,  Juventus,  Casale,   re il più possibile da vicino i goal dei   fra noi (Pierino Cucchi, Giancarlo To-  ma  di una malattia inesorabile come   anni del club biancoblu. E incoraggia-
                 Pro  Vercelli  e  alle  altre  protagoniste   nostri.               noli, Albino Cella, Carletto Pietranto-  il  grande Alberto  Tonoli,  fino  ai  più   re il tentativo della presidenza Cava-
                 della fase di avvio del calcio italiano:   Si tratta, per conto nostro, di raccon-  ni, Osvaldo Verdi, Umberto Ratti, Ezio   recenti  come  Paolo  Ponzo,  scompar-  liere, levare un plauso, partecipare con
                 Andrea  Doria,  Novara,  Alessandria,   tare anche queste cose, oltre alla gran-  Volpi), i futuri o ex-astri del calcio ita-  so giovanissimo, il portiere goleador   passione, avendo però bene a mente
                 ed  accanto  al  Vado,  vittorioso  (1-0)   de storia della squadra ed, insieme, la   liano (Pierino Prati, goleador principe   Simone Aresti, i cannonieri Francesco   che le radici sono rimaste là, in Corso
                 sull’Udinese,  nella  stagione  1921-22,   storia della città. La storia, insomma,   in  Coppa  dei  Campioni    nel  Milan   Virdis e Jacopo Murano, tanto per fare,   Ricci, cullate dal vento della nostalgia,
                 della prima Coppa Italia con un gol di   di un affetto, di una identificazione, di   “pilotato”  da  Gianni  Rivera;  Beppe   di  nuovo,  soltanto  alcuni  nomi.  Poi   del ricordo, dell’impossibile ritorno.
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