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Nel corso degli anni diversi cittadini Spotornesi hanno voluto beneficiare l'Opera Pia
       Siccardi-Berninzoni con doni, o lasciti in base alle loro sostanze, dimostrando grande
       affetto a questa Istituzione e la volontà di partecipare, ognuno a modo suo, alla vita e
       al miglioramento della stessa.


       NOTAIO PIETRO PENDOLA
                                                    Il primo dono che ricevette l'Opera Pia
                                                    fu   dal  Notaio   Pietro   Pendola,     il
                                                    quale, insieme al Parroco Don Aragno,
                                                    fu   artefice   della   fondazione
                                                    dell'Ente.
                                                    Già   legale   di   fiducia   della   famiglia
                                                    Siccardi,   per   la   quale   svolgeva   da
                                                    sempre la consulenza giuridico-legale
                                                    ed il rogito degli atti, offrì il supporto
                                                    tecnico   per   la   predisposizione   degli
                                                    atti testamentari.
                                                    Si occupò quindi della pubblicazione
                                                    del testamento di Maria Siccardi, della
                                                    redazione   gli   inventari   e   relativi
                                                    verbali   per   l'istituzione   del  nuovo
                                                    Ente. Egli rinunciò infine all'onorario
                                                    dovuto per le sue prestazioni dal 1930
                                                    al   1958   calcolato   in   £.   3.011.265
                                                    inerenti la destinazione del patrimonio
       Siccardi come voluto e concordato con la Benefattrice.
       La nota di suo pugno del 31 maggio 1963 così recita:
       “....a   richiesta   dell'Opera   Pia   fondata   dalla   donatrice,   portando   a   termine,
       coll'anticipazione   di   ogni   spesa   relativa,   tutte   le   operazioni   e   pratiche,   che
       riguardano la successione, la liquidazione e le destinazioni  dell'imponente eredità..,
       di ogni mia spettanza faccio totale offerta a favore dell'Opera  Pia Siccardi ... sento
       ancora il dovere di ricordare che ho dato la mia assistenza alla testatrice per gettare
       le basi dell'importante Opera Pia, che onora il Paese ed eterna il nome dei suoi
       fondatori...unico   privilegio   che   intendo   rivendicare   è   quello   di   essere   il   primo
       spotornese   a   seguire   la   strada   della     donatrice,   colla   speranza   che   altri   ne
       seguiranno...con   profonda   osservanza   mi   onoro   di   segnarmi,  della   S.V.   Ill.ma
       devotissimo. Cav. Uff. Pietro Pendola.”


       Alla lettera rispose il dott. Luigi Novaro, Presidente dell'Opera Pia per ringraziare
       “...con  grato  animo  e  vivissima  ammirazione   di  tutti  noi  per  il   tuo  atto   che
       trascende dalla sua pur grande importanza veniale per assurgere a quell'empireo
       dello spirito, oggi, purtroppo così negletto...”

       Foto: lettera del Notaio Pendola all'Opera Pia
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