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Il Premuda fu ampliato e rinnovato nel tempo fino a diventare un elegante albergo,
fiore all'occhiello del turismo balneare Spotornese, gestito ininterrottamente dalla
famiglia Falco fino al 2020, ora in locazione ad altro gestore che ne continua l'attività
alberghiera.
Questo locale fu importante punto di riferimento e fulcro della vita sociale spotornese
per l'elegante salone adibito a sala da ballo e feste danzanti, sormontato da una cupola
in cemento armato legato con cavi d'acciaio, un azzardo ingegneristico per i tempi
(1931).
La particolare cupola, unica nel suo genere, oltre che caratterizzare da sempre il
Premuda, è un importante riferimento per i naviganti poiché indicata come “punto
nautico” nelle carte di navigazione.
Giuliano Cerutti ricorda gli anni di massimo splendore della sala del Premuda, nel
dopo guerra, dove si esibiva l'orchestra Calandrini e a volte anche ospiti eccezionali
come le ballerine di Josephine Backer.
Egli stesso partecipava con i amici Giovanni Marengo, Giglio Calvi, Gerolamo
Marengo, Giovanni Baglietto e Carmen Zacchi, con i quali avevano formato una
orchestrina da ballo e con l'entusiasmo della loro giovane età suonavano le novità dei
pezzi americani: boogie woogie, Lady be Good, pol vere di stelle e la canzone “In
cerca di Te”, che esprimevano l'euforia per la libertà ritrovata e la gioia di vivere:
“...con questa orchestrina suonavamo tutto l'inverno nella sala delle danze del
Premuda. Nel 1945-46 furono memorabili le feste da ballo con i soldati sud
africani, e sigarette “Springbooks” in scatole da cinquanta e birra a fiumi. Ricordo
ancora una sera in cui la sala del Premuda era tutta pavesata di pini e rami verdi,
una sera indimenticabile....” 12)
Foto:Spotorno, anni cinquanta, Sala da ballo Premuda. Da sinistra: Giuliano Cerutti, Giovanni Marengo, Ferrari,
Giovanni Baglietto, Gerolamo Marengo, Nando Mossio
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