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Il complesso di edifici costituenti la
villa rimase inalterato fino al 1940,
quando la proprietà fu trasferita "per
successione e divisione dei beni" a
uno dei figli di Francesco
Berlingieri, Carlo, come da
testamento depositato e pubblicato
in atti del Notaio Cassanello - 9
giugno 1939 e atto di divisione f.lli
Berlingieri del 28 dicembre 1940 a
rogito Notaio A. Cassanello di
Genova.
Il corpo originale della villa, aveva due ali con il tetto a capanna “velato” da un fregio
in legno ad arco acuto che formava una sorta di loggiato; piccoli balconcini in
muratura e legno (o ferro) ornavano le finestre del primo piano. I tetti erano articolati
su più livelli e avevano forti spioventi con mensole in legno, parafulmini in ferro
battuto, alti e sottili.
In un’immagine del 1973 i volumi, le facciate e i tetti risultano già trasformati, forse
in seguito ai bombardamenti su Prelo, nel 1944, o per l’intervenuta successione nella
proprietà (1939) dei figli Guido, Carlo e Giorgio.
Dalla relazione dello Studio Venezia di Varazze, incaricato negli anni '90 del progetto
di restauro della Villa, sono evidenziate le caratteristiche costruttive degli edifici:
"..I corpi originari sono costituiti da struttura a muratura portante in pietra, per tutti e due i
piani di elevazione,i volumi più recenti presentano muratura portante in mattoni pieni. I due
corpi originari presentano il solaio tra piano terra e primo piano costituita da voltine in
mattoni e travetti in ferro, sistema costruttivo impiegato frequentemente nei primi decenni del
xx secolo, nei volumi costruiti successivamente si prosegue con l'impiego delle voltine
laterizie...”.
Foto sopra: cartolina pubblicitaria della villa Berlingieri del 1939
Foto sotto: la villa Berlingieri prima del restauro del 1973
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