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Quando vado a Torino, a volte, passeggiando lungo il Po, mi reco al Parco Michelotti
       sino alla chiesa della Madonna del Pilone. Gran Madre, Piazza Hermada, sosta nel
       giardinetto di Piazza Guido Gozzano (… Da Palazzo Madama al Valentino ardono l’Alpi
       tra le nubi accese… E’ questa l’ora antica tornese, è questa l’ora vera di Torino…). Che
       pace! Un vero luogo dell’anima da godersi standosene seduti su una panchina ad
       osservare i bimbi giocare (penso sempre: bisogna che ci venga con i nipotini). Poi, è
       d’obbligo, riprendere la passeggiata sino al monumento dedicato a Fausto Coppi, in
       prossimità della chiesa della Madonna del Pilone.
       Lì vicino, dietro al Motovelodromo verso la collina,
       c’è un giardino dedicato a Gino Bartali, “giusto tra le
       nazioni”   (Paolo   Conte:   “…   io   sto   qui   aspetto
       Bartali/scalpitando sui miei sandali/ da quella curva
       spunterà/quel naso triste da italiano allegro/tra i
       francesi che si incazzano…”).
       Giardino Bartali, giusto tra le nazioni

       Poco lontano dal monumento a Fausto Coppi


                                               (ANSA) - TORINO, 19/10/ 2016- Un
                                               giardino per ricordare Gino Bartali
                                               'Campione del ciclismo giusto tra le
                                               nazioni'. E' stato inaugurato oggi a
                                               Torino   in   piazza   Cavalcanti,   poco
                                               lontano   dal   monumento   al   suo
                                               eterno rivale e amico Fausto Coppi.
       All'intitolazione, decisa dalla commissione Toponomastica della Città, il presidente del
       consiglio comunale Fabio Versaci ha descritto Bartali come "un artista delle due ruote,
       un campione di umanità, capace di grandi imprese non solo nel ciclismo ma anche
       nella vita, mettendo a rischio la propria per salvare quella degli altri". Citando il suo
       impegno nel salvare centinaia di ebrei durante la guerra, Versaci ha ricordato che
       "questa storia la raccontò solo a suo figlio perché, come diceva lui, il bene si fa ma non
       si dice e certe medaglie si appuntano all'anima e non alla giacca". Accanto a lui il
       nipote di Bartali, Giacomo Bertagni, che ha apprezzato la scelta "di questo giardino
       proprio di fronte a quello di Coppi”.
       Un ricordo: quante sfide al “Giro d’Italia” con i tappi delle bibite lungo un percorso
       disegnato sul cemento. Io Coppi, “Pilli” Volpera Bartali.

       Verso Sassi, da dove parte la strada per Reaglie, vicino alla casa che fu di Emilio Salgari
       (quanti suoi libri letti da ragazzo!), avvenne la tragica caduta di Serse Coppi, fratello di
       Fausto, durante il Giro del Piemonte (29/6/1951-la ruota si infilò nel binario del tram).
       In alto, la collina di Superga ci ricorda un’altra tragedia: quella del grande Torino.

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