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Colta al volo da un tifoso rossoblù: “Eh… noi genoani siamo come Don Chisciotte…”. Ho
pensato tra me: “Don Chisciotte (il mio romanzo preferito) non ci starebbe male, nello
psicodramma genoano, ad inseguire arbitri “distratti”, presidenti dal “braccino corto”;
a lottare, anche in questo campionato, per non retrocedere, contro “la legge del più
forte”.
Nel pomeriggio del 31 dicembre, mentre stavo passando, con mio figlio Carlo, in Piazza
della Vittoria a Spotorno, è venuto a salutarci Massimo Carroni, un amico di Carlo che
stava seguendo i preparativi per gli spettacoli della festa di fine anno. Il discorso è
finito su quando lui e Carlo giocavano al calcio nella Spotornese e su quando andavano
insieme a Marassi a vedere il Genoa.
Eh… il Genoa… spunta sempre…
Mario, Manrico, Ettore,
Bruno, Carlo, prima della
partita:
Genoa - Fiorentina 0-0.
29/12/2018
Ettore mima il gesto del
“pistolero” Piatek (non sa
ancora che è in “partenza”).
Il giorno dopo scambio di
battute nel negozio-edicola
giornali di Monica (nipote di
Baciccia da “Zia”, storico
genoano): “U Zena u vende
tutti! Belli e brutti!”, “Eh…
ormai… u gh’è ciù palanche
che balun…”
Colta al Bar Chicco da parte
dell’amico Emidio Dolcetti:
“Eh… l’Inter… mi diverto di
più a vedere il Genoa…”. La
“saggezza” di uno sportivo.
Forsa Zena! Forza Grifone!
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