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Oggi  mi hanno  portato  di  nuovo  del  miele,  perché  ho  recuperato  una  capra  che  gli
               avevano rubato. Sono brava gente, ma non riesco a capire la loro lingua, per questo la

               vita è ancora più difficile qui. Le parole le seguo sul libro, quando si trova.
               Come stai cara moglie?

               Io ti penso molto caramente con il bambino. Vorrei volare per rivederti, ma purtroppo
               mi è impossibile. Mi auguro che la presente ti trovi in buona salute.
               Vorrei parlarti di molte cose, in particolare di questi luoghi e di questa gente fiduciosa,

               ma non trovo le parole per esprimenti lo stato di questa misera Russia.
               Come ti ho già detto, ti ho spedito un vaglia di 400 lire. Quando lo ricevi mi farai

               sapere. Mi farai sapere anche di molte altre cose.
               Salutami i parenti, baciami i tuoi cari e il mio tesoro frugoletto.












































               Settembre 1942
               Cara moglie, qui inizia a fare di nuovo un po freddo. Abbiamo dovuto rimettere le cose

               pesanti. La notte quasi già ghiaccia.
               Abbiamo poco da mangiare e i russi, dei villaggi qui vicino, per fortuna ci portano
               qualche  cosa,  qualche  gallina.  La  signora  anziana,  in  lacrime,  si  è  avvicinata  a

               chiamarmi, pensavo ci fossero i soldati russi attorno, ma voleva solo il mio aiuto per
               trovare il ladro. Il giorno dopo, ci ha portato due conigli, forse erano quelli rubati, non

               lo so, ma li abbiamo, con i miei carabinieri, fatti fritti.
               Ieri abbiamo dovuto arrestare un militare che ha ammazzato 4 galline e due conigli ad

               una  famiglia  russa.  Mi  trovo  a  circa  300  chilometri  dalla  mia  sezione  presso  il
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