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Spotorno diventerà da settembre un angolo tranquillo
di Danimarca (da “Il Secolo XIX” 15/4/1969)
Per tutto l’anno saranno ospitati gruppi di pensionati nordici.
Spotorno – E’ in pieno svolgimento a Spotorno la fase
sperimentale della “operazione danesi”. Infatti, il primo
contingente di duecentodue turisti di tale provenienza è giunto,
ricevuto dal Sindaco Abrate e da altre autorità cittadine, e guidato
da Sindaci di alcune città danesi. Gli inizi di tale operazione, e cioè
i primi contatti diretti risalgono all’autunno scorso, allorché una
delegazione composta dal Sindaco Abrate, dal segretario comunale
Manfredi e da esponenti del settore alberghiero e sindacale, si recò
in Danimarca per tradurre in termini pratici le intese di massima
che in precedenti occasioni erano già state raggiunte.
L’accoglienza fu delle più calorose e cordiali. Si stabilì così, in
quella sede, di fare in modo che i gruppi di pensionati, in virtù di
un piano alla cui realizzazione – secondo la legge danese –
collaborano stato e comuni, trovassero ospitalità a Spotorno lungo
tutto l’arco dell’anno, fatta eccezione per il periodo natalizio, in
tempi e modi all’uopo fissati. L’operazione avrebbe tuttavia dovuto
passare attraverso una fase di esperimento, che è proprio ora in
atto, e che va esattamente sino al 28 del prossimo maggio. Il
contratto a carattere definitivo “partirà” quindi dal settembre ’69. Il
massimo sforzo dimostrato fino a questo momento dalle parti
interessate, ha permesso di concretare condizioni assai vantaggiose
per gli ospiti; non è perciò azzardato prevedere un successo
dell’iniziativa. L’economia del paese non può che trarre beneficio
dalla presenza degli ospiti che possono darle una notevole spinta in
mesi in cui, la quasi totale chiusura delle aziende che interessano il
settore turistico, incide su ogni altra forma di attività, ed esclude
l’assorbimento di mano d’opera. Gli alberghi ospitanti i primo
quattro scaglioni che si avvicenderanno fino al 28 maggio
prossimo sono stati scelti da un’apposita commissione, composta
da Sindaci ed assistenti sociali danesi, tra quelli aventi i maggiori
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