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Avevo   nove   o   dieci   anni   quando   accadde   questo   episodio.  Venne   una
          mareggiata   e   quando  il   mare   tornò   calmo   e   limpido   ripresi   a   nuotare
          dirigendomi sempre più al largo. Improvvisamente vidi sul fondo una forma
          circolare, come una calotta ribassata coperta di alghe e che presentava alcuni
          fori, anch’essi circolari da uno dei quali spuntava un polpo. Tutto intorno la
          sabbia. Sul momento non realizzai che lo scoglio era un poco strano ma mi
          tuffai parecchie volte ad osservare, il polpo si ritirò dentro la tana lasciando
          fuori tanti sassolini bianchi come decorazione della sua casa. Non ero tanto
          distante dalla riva per cui nuotai in fretta e informai mia madre. Mio papà
          mise   in   mare   uno   dei   mosconi   e   insieme   andammo   ad   investigare.
          Dall’osservazione mediante l’oblò la forma circolare era decisamente troppo
          regolare per essere uno scoglio ed era anche molto grande, forse più di un
          metro e mezzo di larghezza .... Ora bisogna ricordare che eravamo negli
          anni cinquanta e i ricordi della guerra erano ancora vivissimi, specialmente
          per i nostri genitori. Ho in testa una immagine che non so quanto vera: sopra
          una parete dell’aula quando noi ragazzini entravamo a scuola, incombeva un
          enorme manifesto che a me, devo ammettere, faceva paura. Vi era disegnato
          un soldato in divisa  tutto sorridente che presentava a chi lo guardava degli
          oggetti stranissimi nella sua mano e tutto intorno a lui . Vi era poi una scritta
          grossissima che proibiva assolutamente di raccoglierli e invitava  tutti coloro
          che trovavano lungo la ferrovia o in campagna o in altro luogo quei dati
          oggetti, ad informare i carabinieri. Mio padre chiamò la capitaneria di porto;
          vennero due motovedette e i soldati o marinai che fossero fecero uscire tutti
          i bagnanti dal mare, allontanarono tutte le barche e poi due sommozzatori si
          tuffarono e molto tempo dopo riemersero. Improvvisamente dal mare salì
          una enorme ed altissima fontana d’acqua seguita da gran rumore. Sembrava
          che dovesse raggiungere il cielo. Così com’era comparsa si afflosciò su se
          stessa dando origine ad alcune onde grandi che raggiunsero la spiaggia
          allagandola sotto gli ombrelloni, le sdraie e gli altri mosconi. Più tardi
          l’ufficiale della capitaneria disse a mio padre che si era trattata di una mina
          antinave, non ricordo se tedesca o degli alleati, comunque molto grande e
          pericolosa; dissero anche che avevo fatto bene ad avvisare perché avrebbe
          potuto esplodere in qualunque momento, alla minima sollecitazione.
          Più tardi pensai: Chissà se il povero polipetto è riuscito a salvarsi ? non sarà
          saltato in aria insieme alla bomba?










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