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Dopo quella domenica così drammatica, altri campionati, altri momenti.
            E veniamo ad un altro dei tanti “psicodrammi genoani”:  l'11 giugno 2005  era in
            programma l'ultima giornata del campionato cadetto, a Genova, i rossoblù (primi in
            classifica) ospitavano il Venezia (già matematicamente retrocesso).
            L'incontro terminò per 3-2 in favore del Genoa: la vittoria consentì di mantenere il
            primo posto, vincere il campionato facendo così ritorno in A dopo 10 anni, in cui se ne
            erano viste delle belle (persino un Presidente “Nube che corre”, soprannome “indiano”
            per avventure da Far West). Da una nota di stampa: “… la partita fu spettacolare
            perché il Venezia, seppur fosse già retrocesso e seppur giocasse in trasferta, sciorinò
            una performance grintosa, agonistica e combattiva oltre ogni aspettativa e ben oltre
            le sue ultime prestazioni dimesse, ma grazie ai gol di Marco Rossi e soprattutto di
            Diego Milito che con due autentiche prodezze siglò una doppietta d'autore, il Genoa
            vinse   l'incontro   in   uno   stadio   gremito   e   festeggiante   la   promozione   dopo   un
            campionato condotto sempre al primo posto sin dalle prime giornate”. L’allenatore
            Cosmi e il Presidente Preziosi portati in trionfo. Ero andato a vedere quella partita con
            mio figlio Carlo e l’amico poeta Giuliano Meirana. Tutta Genova era imbandierata di
            rossoblu. Festeggiammo la promozione in A, prima in Piazza De Ferrari e poi nel centro
            storico dove ci aveva raggiunto l’amico Patrizio, il “Duca”. Un gruppo di musicanti di
            strada suonava “Amapola”. Che notte!!! Che festa!!! Gente che rideva, gente che
            piangeva, che si abbracciava. Sventolio di bandiere nei caruggi. Dopo pochi giorni il
            Genoa veniva retrocesso in serie C1 con punti di penalità per illecito sportivo (e per non
            farci mancare niente pure tre punti persi a tavolino con il Ravenna - partita vinta in
            campo- per aver fatto giocare Ghomsi squalificato) Se ci fosse stato mio padre: “Cöse
            da Zena… psicudramma…”. Lui aveva ben in mente un’altra penalizzazione al Genoa:
            campionato   1959/1960,   tentativo   di   corruzione   nei   confronti   di   un   giocatore
            dell’Atalanta. Genoa retrocesso in serie B.


                                                                     Forsa   Zena!!!
                                                                     Piazza delle Erbe,
                                                                     nel   cuore   della
                                                                     Città Vecchia


                                                                     Una scritta su un
                                                                     vecchio muro:
                                                                     W Loana genoa-
                                                                     na!!!







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