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                                                             ridscendere












                                                 lunga lettera a Lucia Rodocanachi,
                                                                               I O IETTEI'.IBRE. BOI'IBAIDATE

                           lerie ferroviarie e ne la grotta  del "Mortou",
                                 da molti giorni a causa dei bombardamenti




                                          fratello  Giovanni  gestiva il Bar Sport, gia Pasticceria
               che doveva passare  in auto il generale tedesco Kesser-
                                 che si erano
                     di Chiariventi, decldemmo di aprire il bar perche  iltempo
                  era bello e caldo, Verso il pomeriggio si sparse la voce
                                                    mattina,.,", da Borsana così scriveva Sbarbaro  in una
                                                       un paese desefto; dove le botteghe  s'aprono un'ora la
                                             Era domenica, bel tempo, il 10 settembre 1944. Mio
                                    volta lo aveva rilevato da G. B. Santarosa ll bar era chiuso
                                          Sa-
                                                                ",..Qui  tutti considerano  insensato questo  progetto  di
            ling con Ia sua scorta Il bar era affollato e tanta gente era
                                                             a Spotorno, e, a parte i pericoli  assai mag-
                                                          giori,  sara ben tetro vivere ln una casa senza respiri e in
                              succeduti negli ultimi tempi: si viveva, per lo piu nelle gal-
                                       voia, rilevato nel  '1940  da Cesare Maglio, il quale a sua
                        Mio fratello,  mia cognata ed io, allora rifugiati in quella
     al
                                             soprastanti
                                                                               Lt GIE DI VIA GARIBAI.DI I IIIA GVOUR
               stecche d una persiana
                                                   Canepa Peluffo, Lorenzo
                                       Dopo il fragore assordante
                                          come facessimo a stare lì dentro.





                                                          In un attimo lanciarono B bombe che caddero


                              delle bombe esplose in via Cavour aveva scagliato
                                                   Daniele ed io ci infilammo
                        era caduta aterra, All'aperto, era quasi buio dalla  polvere
                                             ln tre in quel buco: ancora oggi, mi domando
                           tro 1l locale la spoletta,  che dopo aver bucato il soffitto
                              den-
                                                          tra via Ca-
                     Ricordo che giunti vicino al 3ar Colombo trovammo un
                                       che seguì lo scoppio delle
                                                sottoscala, attiguo al bar, che porlava agli appartamenti
                                                             praggiunsero  due aerei inglesi che sorvolarono Spotorno,
            del filo di ferro, aiutati da Pietro Delfino, legammo  il brac-
               scardinata del Bar Colombo  e
                  uomo che si lamentava,  aveva un braccio rotto. Con Ie
                                                                venuta  via dai rifugi e si riversava in paese, Di lì a poco  so-
                                                   nel
                                    bombe, uscimmo da quel sottoscala  Pieni di paura,  at-
                                                       vour e via Garibaldi, vicino  a Vlco Rienzo  La signora lnes
                                 traverso  la cucina del bar, ci inoltrammo nella saletta: una
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