Page 17 - pagina1-24
P. 17

le problematiche del lavoro da lei conosciute e già affrontate nelle
           sue liriche. Vi fu introdotta dal giornalista Ettore Patrizi; conobbe
           personaggi di spicco quali Filippo Turati, Benito Mussolini, Anna
           Kuliscioff (della quale ebbe a dire di sentirsi “sorella ideale”), e
           intellettuali progressisti quali i coniugi Majno. Si accostò anche al
           mondo   dell’associazionismo   in   particolare   a   quello   attento   alle
           tematiche dell’emancipazione femminile. Partecipò alla fondazione
           della Unione Femminile Italiana (il cui manifesto si rivolgeva “alle
           donne tutte, qualunque sia la loro condizione” per la “elevazione
           materiale e morale”) e alla fondazione dell’Asilo Mariuccia, nato per
           salvare dalla prostituzione adolescenti e bambine.
              Nel   1895   uscì   la   sua   seconda   raccolta   poetica  Tempeste:  un
           intreccio tra tematiche sociali e riferimenti personali al suo  rapporto
           amoroso con il giornalista Ettore Patrizi, interrotto per la decisione
           di lui di rimanere definitivamente in America dove peraltro vi si era
           trasferito su incoraggiamento di Ada stessa. Anche questa seconda
           opera   riscosse   successo,   pur   essendo   distante   per   temi   e   toni
           dall’opera precedente.
              Il 1896 fu l’anno di uno sbrigativo e fallimentare matrimonio con
           l’industriale tessile Giovanni Garlanda di Biella. Con la nascita della
           primogenita Bianca, e poi della seconda figlia, Vittoria, morta a un
           mese di vita, la scrittrice si calò completamente nella dimensione
           materna: ne è espressione la raccolta di poesie Maternità pubblicata
           nel 1904.  Fu un periodo segnato da crescenti incomprensioni nella
           vita   matrimoniale   che   porteranno   poi   alla   separazione   e   che
           modificheranno   anche   la   poetica   della   scrittrice:   le   sue   opere
           divennero   fortemente   introspettive   e   autobiografiche.   Nonostante
           tutto dal 1903 al 1911 mantenne sul Corriere della Sera una rubrica
           che portò una indiscussa fama alla sua firma.
              Dopo la separazione (1913) si trasferì a Zurigo per seguire la
           figlia Bianca, iscritta dal padre in un collegio della città: scrisse
           Esilio, opera con evidente riferimento autobiografico, e la raccolta di
           novelle  Le solitarie,  suo primo lavoro in prosa, opera attenta alle
           molte  sfaccettature  del  mondo  femminile  e  caratterizzata  da  una


                                           17
   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22