Page 12 - pagina1-24
P. 12
e lunga strada sterrata, piú bassa ai lati che al centro per lo
scolo delle piogge, chiusa fra muriccioli di giardini e
facciate di case a vivaci colori. Vicoli angusti
l'attraversano: ponti ad arco, in muratura, cavalcano quei
vicoli: i quali fuggono, paralleli, verso la spiaggia; e
ognuno ha per sfondo uno spicchio del mutevole mare.
Il mordente turchino del cielo estivo aggredisce il
bianco dei ponti fra tetto e tetto, folgorati dal sole: dai muri
di cinta crollano masse fiorite di rampicanti, pendono
sontuosi drappi di buganvillee d'un viola che arde:
s'elevano i flabelli delle palme, le cupole gialle, scarlatte e
rosee degli oleandri, cosí fitti di corolle da sembrar mazzi
giganti composti da un mago giardiniere. Il contrasto delle
tinte è d'una violenza che stride. Nulla si fonde: tutto si
urta, e nell'urto sprizza scintille, acceca gli occhi non
avvezzi alla radiosa brutalità di questa luce.
Certo è però che la strada dritta, tagliata da dritti vicoli
rivolti al mare e difesi da ponticelli aerei, s'accorda, come
nessun'altra potrebbe, alla casa custodita dalla Madonna
dello scoglio. Si respira, si gode in entrambe l'odore, il
sapor del paese: sono rimaste autentiche, non perdendo
nulla dell'impronta di razza. Strada, nel complesso,
frequentata da gente quasi tutta del popolo. Vi appaion di
rado, e di corsa, ora ch'è la stagione, le snelle bagnanti
vestite d'uno scarso straccetto di tela e d'una generosa
12