Page 7 - pagina1-24
P. 7
CASA IN LIGURIA
Alla porta di questa casa c'è un campanello; ma è come
non vi fosse. Chi vuol farsi aprire picchia con uno dei due
battenti di bronzo, in forma di strette corone d'alloro. I
colpi del battente sulla piastra, pure di bronzo, fissata al
legno massiccio tinto in verde cupo, risuonano dentro le
stanze con tanta forza, che il vuoto ne vibra e chi li ode n'è
scosso, come ogni volta fosse la prima.
Nella casa, tutto è in armonia con la severità dell'entrata.
Muraglie dello spessore d'un grosso tronco d'albero,
finestre dagli strombi profondi, munite di griglie e
d'imposte saldamente intelaiate, con ganci e ramponi di
ferro a scanso dei colpi di vento: stanzoni a vòlta,
intonacati a calce, con mobili scuri, senza stile, senza
bellezza, ma adatti all'uso, comodi e solidi. Soprammobili,
nessuno. La casa è a due piani: le scale e i pianerottoli
d'ardesia hanno un quieto colore grigioblú ripetuto nelle
frescature degli zoccoli. La terza rampa, piú lunga, piú
ripida, dà il capogiro a guardarla dal disotto: si direbbe
che, giunti lassú, non si debba trovare piú nulla.
7