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gesta corsare. Pitture nelle quali nulla è verità, tutto è
fantasia: belle o brutte non so; ma l'occhio vi si perde, il
cervello vi si sbriglia, sognando sbarchi d'avventurieri su
coste sconosciute, peripli d'equipaggi di fortuna per mari
favolosi.
La sua possibilità d'indurre al sogno, mentre è composta
d'elementi cosí reali e saldi, piú di tutto mi piace in questa
casa dalle mura spesse, dalle vòlte sicure, dalle memorie
fonde. Il capostipite che la costruí volle, d'altronde, fosse
illuminata dall'immagine d'una protettrice divina. Nella
stanza d'ingresso, sulla nuda parete in faccia alla porta, è
dipinto un affresco già un po' deteriorato dagli anni, di
mano ingenua ma piena di fede: ha l'aspetto d'un ex-voto.
Le acque d'un torrente schiumoso: in mezzo all'acque uno
scoglio: sullo scoglio una Madonna dal manto chiaro, dalle
braccia aperte in atto di misericordia: a riva un vecchio
inginocchiato, che la supplica – o la ringrazia – con le
mani giunte. Sotto, in grandi lettere nere, la scritta:
POSUERUNT ME CUSTODEM
Chiunque s'affaccia alla soglia, viene accolto dalla
grazia della Vergine salvatrice e dal puro spirito delle tre
parole cristiane. Se, come spesso accade, la porta è
spalancata, la Vergine sorride anche alla strada. Una stretta
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