Page 12 - pigmenti n. 8.2017
P. 12
1907: la Fratellanza Ginnastica Savo-
na fonda la sua “sezione giochi” e da
lì principia una storia ininterrotta che Campionato 1913-14:
dura ormai da centodieci anni: una Savona FBC, una storia lunga 110 anni per la prima volta
ricorrenza che stiamo celebrando an- il Savona partecipa
che attraverso la pubblicazione del alla Divisione Nazionale
libro “Centodieci anni racconti bian-
co blu” (Delfino&Enrile Editori), che di Luciano Angelini
segue quello redatto in occasione del e Franco Astengo
centenario “Savona, la città nella sto-
ria del calcio”. 26 Aprile 1959.
Il grande calcio però era già arrivato 30 giornata Savona-Pinerolo 5-0.
a
a Savona nella primavera del 1893, Ballaucco segna l’ultimo goal in C.so Ricci.
praticamente in contemporanea con la Il Savona vince il campionato.
fondazione del Genoa: probabilmente (Archivio personale V. Persenda)
in Piazza d’Armi si disputò, infatti, la Felice Levratto, entrato nel mito come
prima gara internazionale di una “se- lo “sfondatore di reti”.
lezione italiana”. Successe infatti che Il Savona Fbc 1907, per lunghi decen-
il torinese, commerciante di tessuti, ni, non è sfuggito alla regola dell’as-
Bosio (cofondatore del calcio italiano solvere alla funzione di costituire un
assieme ai genovesi) avesse combina- pezzo fondamentale nella vita citta- una appartenenza. Finita l’epoca dei Furino, poi capitano plauriscudetta- l’abnegazione di tanti: Enzo Grenno,
to una partita tra una rappresentativa dina. Fino agli anni ‘60, in precedenza pionieri, quando Savona e Vado, come to della Juventus; Eugenio Fascetti, Corrado Orcino, giù fino ai tempi più
dei footballers (come si chiamavano alla presa di predominio assoluto da già ricordavamo, erano stati parte del- una prestigiosa carriera in panchina; recenti di Bettino Piro, della gestione
allora, usando la terminologia britan- parte della televisione, a Savona, come la grande élite dei fondatori del calcio Spanio, Glauco Gilardoni, Maurizio tutta savonese guidata dall’avvocato
nica, che sarebbe rimasta in voga al- a Cremona, a Treviso come a La Spe- italiano, c’è stata una grande epoca di Bruno, Ugo Rosin, Giuliano Taccola, Romani, della presidenza di Aldo Del-
meno fino agli anni ‘30) della sua città zia: in tutta la provincia italiana. Erano rapporto diretto tra la squadra, la so- scomparso misteriosamente e tragi- lepiane fino all’attuale società di cui è
ed una rappresentativa di marinai in- ancora i tempi di Spal, Legnano, Pro cietà, la città. camente); e poi il settore giovanile di presidente Cristiano Cavaliere.
glesi, imbarcati su navi alla fonda nei Patria, Lucchese in Serie A (la Spal I quarant’anni dei decenni centra- Levratto, Petitti, Giordanello, Lenzu- Ma il calcio, il Savona Fbc, la città
porti di Genova e Savona. però in Serie A c’è appena tornata a far li del secolo scorso: dagli anni ‘30, ni (Vittorio Panucci, Piero Pittofrati, di Savona erano irrimediabilmen-
Di quella partita conosciamo la forma- compagnia ad altre provinciali come con la Serie C dominata più volte, la e tanti altri che a non citarli si farebbe te un’altra cosa. Erano gli anni del
zione degli italiani (o meglio, torinesi, il Crotone e l’esordiente Benevento) e B fallita nelle finali e poi conquistata torto, ma ricordarli tutti è impossibile: grande slancio culturale, dal Circolo
che pure allineavano diversi stranie- la squadra risultava, per così dire “in- proprio all’inizio della seconda guerra bisognerà dedicare un articolo apposi- Calamandrei alle formidabili stagioni
ri tra i più famosi tra i fondatori del collata” alla Città; nelle discussioni di mondiale, con la squadra dei quattro to al settore giovanile del Savona Fbc, teatrali sotto la regìa di Renzo Aiolfi
12 gioco in Italia, fra i quali quel Kilpin bar o di barbiere (i negozi di “Figaro” moschettieri di casa (Vanara, Canepa, a cavallo di quegli anni). (come non ricordare gli spettacoli con
Caviglione, Borgo), gli assi dal futuro
i grandi del palcoscenico da Renzo
E ai dirigenti: ai Del Buono, Casella,
erano frequentati anche sotto forma
che da Torino poi si trasferì a Mila-
no, creando il Milan): Beaton, Kilpin, di vero e proprio centro sociale), nella (e dal passato) in Serie A (Sandroni, Chiarenza, bisognerebbe aggiungere Ricci a Vittorio Gassman, da Ugo To-
Doppie, Lunatti, Schoenbroed, Pecco, corsa al sabato mattina prima di scuo- Traversa, Vaschetto, Tomasi), gli al- Vagnola, Conti, Anselmo, Roggero gnazzi ad Alberto Lionello, da Dome-
Beltrame, Weber, Bosio, Savage, Nasi, la, per leggere la lista dei convocati lenatori ungheresi (Hajos, Orth); la (che, da giocatore aveva indossato la nico Modugno a Giorgio Gaber, da
ed il punteggio (2-1 per la squadra di fuori dal Bar Splendid; nell’assistere seconda metà degli anni ‘40, ancora maglia della nazionale A), Falco, Delle Gianni Agus a Paolo Stoppa e Rina
Bosio). alla partita di allenamento del giovedì Serie B e serie C, con Gustin Berto- Piane, Ninni Marchese, Nico e Marino Morelli, e ancora Dapporto e Bramieri,
I marinai inglesi furono, poi, per molti si ritrovava tutto un rituale che faceva lotto, Felice Levratto e giocatori sim- Del Buono (figli d’arte), Tonini, Cirio Alberto Lupo, Valeria Moriconi e Lia
anni gli avversari di quei giovani savo- vivere la squadra di calcio cittadina al bolo, davvero simbolo (Bacigalupo, , il massaggiatore per eccellenza Piero Zoppelli), con l’industria ancora pun-
nesi che impararono presto a misurar- centro dei nostri interessi, vero e pro- Varicelli, Melandri, Vignolo, Longoni, Molina (“u Mulina”), il medico sociale to di forza, come il porto commerciale,
si con il nuovo gioco, pur senza dare a prio punto di riferimento al di là delle Siccardi, Castagno, Cappelli, Zilli: tan- Gege Scarpa. le botteghe non ancora soffocate dal-
questa loro attività veste ufficiale. vittorie e delle sconfitte, delle promo- ti altri nomi che restano sulla tastiera Tante di queste persone sono scom- la grande distribuzione, l’artigianato
Nell’estate del 1899 furono organizza- zioni e delle retrocessioni. del computer); la fine degli anni ‘50, parse, così come sono mancati i prota- fiorente, il prestigio mondiale della
te alcune partite tra una squadra savo- Oggi è la nostra generazione che ha “colonia artistica” albisolese con Lam,
nese e la squadra di Sampierdarena e ancora la visione diretta, nella propria Jorn, Milena Milani, Mario Rossello, i
addirittura si giocò una partita fra due mente, di Corso Ricci, l’antico campo “tagli” di Fontana. Era una città viva,
squadre savonesi delle quali si cono- inaugurato nel 1927, dopo che la fase pulsante, capace di partecipare e di
scono i nomi dei capitani: un commes- pionieristica era stata disputata sul entusiasmarsi, coesa anche nelle dif-
so di negozio, Elese Menotti, e uno sti- terreno di via Frugoni (mentre la più ficoltà e nelle divisioni, solidale, forte
vatore di porto, Alberto Bonfanti. “proletaria” Speranza, della cui storia nel rispetto della sua storia e della sue
Fu però soltanto nel giugno del 1907 pure non si deve tralasciare memoria, tradizioni, fiera della sue battaglie in
che un gruppo di soci della Fratellan- giostrava alla Valletta San Michele). difesa del lavoro e delle sue industrie
za Ginnastica Savonese, capitanati da Ricordiamo allora la squadra schiera- dalla metallurgia alla chimica, alla si-
Cesare Lanza e Baciccia Tarò, decise di ta a lato della torre di Pancaldo, con la derurgia. Un’altra dimensione di una
dar vita alla “Sezione Giuochi” della faccia dei giocatori rivolta verso la val- Città industriale che non esiste più,
già gloriosa società ginnica, aprendo il le del Lavanestro a sfidare il vento, e scambiata con la speculazione edili-
capitolo “ufficiale” del calcio a Savo- la folla assiepata nella tribunetta di le- zia, e che coralmente si stringeva at-
na (poi nel 1914 la “sezione giuochi” gno, con tutti a battere i piedi per fare torno alla sua squadra. Altri tempi in
a
si autonomizzò totalmente dando vita rumore ed incitare la squadra. “Ani- 15 Maggio 1966, la settimana successiva alla morte di Fausto Gadolla. 33 giornata Savona-Ivrea un contesto sociale e culturale affatto
al Savona Fbc): quindi cent’anni, un mo biancoblu” era il grido di batta- 5-1. I vincitori del campionato, da sinistra: Amedeo Basso, il dottor Galleano, Valentino Per- diverso da quello che ineluttabilmente
secolo, da celebrare. glia; l’altoparlante diffondeva la voce senda, Maurizio Bruno, Pucci Gittone, Marco Fazzi, Carlo Pozzi, GiulianoTaccola, Gianfranco e forse rassegnati stiamo vivendo.
Gadolla jr. Manlio Bacigalupo (All.) In ginocchio: Piero Molino (mass.), Osvaldo Verdi, Carlet-
Sicuramente i pionieri di allora non di Vittorio Bovolo (Savona: Ferrero, to Pietrantoni,Ugo Rosin,Alberto Corucci, Piero Natta. (Archivio personale V. Persenda) Oggi la nuova dirigenza del Savona
avevano idea di ciò che il calcio sa- Galindo, Persenda, Mariani...; oppure, Fbc sta cercando, dopo una travagliata
rebbe diventato nel futuro e, forse, se qualche anno prima: Castagno, Vigno- dopo una crisi lunga e difficile che gonisti di una irripetibile stagione del retrocessione dalla Lega Pro alla Serie
lo avessero immaginato ci avrebbero lo, Melandri, Longoni, Molinari...), aveva coinvolto squadra e città, con il giornalismo sportivo savonese raccol- D, di riavvicinare la Città alla squadra
pensato un po’ su: ma la storia è questa la squadra indossava gli “striscioni” ritorno in Serie C e l’ultima stagione in ta attorno all’indimenticabile “Riviera e di recuperare un posto di primo pia-
ed il Savona Fbc ha ormai oltrepassato classici, irripetibili perché adesso non Corso Ricci (Bruno Ferrero, Galindo, Notte”: Marco Sabatelli, Enrico Fabbri, no, nello scenario calcistico nazionale.
di un decennio il secolo di vita. Una ci starebbe la scritta dello sponsor; Valentino Persenda irraggiungibile Nanni De Marco, Ivo Pastorino, Pino Compito impegnativo, se non arduo. I
data da ricordare e da far ricordare a Stefano Del Buono, dalla tribuna, se- primatista di presenze, Ballaucco, Ma- Cava, Gino Pellosio. protagonisti dello slancio di quelle in-
tutta la Città, perché gli striscioni bian- guiva, con un moto impercettibile ma riani, Ciglieri, Nadali, Contin, Brocchi, Il “nostro” Savona, “quel” Savona dimenticabili stagioni non ci sono più
coblu sono un pezzo della memoria e perpetuo dei suoi piedi l’andamento Teneggi, Merighetto, Gennari, Ratto); si è fermato a Catania: non è retorica o hanno i capelli bianchi; il ricambio
della identità di Savona. del gioco; il ragionier Casella e l’indi- il trasferimento a Legino e l’epopea dirlo, ma la verità. Anche se, dopo, i generazionale della tifoseria si è com-
Il Savona Fbc 1907 è sempre stato menticabile segretario Gaetano Chia- degli anni ‘60. Con tanti ragazzi delle protagonisti sono stati tanti, di gran- promesso con il passare degli anni e
collocato, nella considerazione de- renza si preoccupavano dell’incasso. nostre parti (Mino Persenda, “Pucci” de valore: Italo Ghizzardi e Marcello lo scorrere delle delusioni. Ma vale la
gli sportivi, al piano nobile del calcio Noi ragazzi non stavamo in tribuna, Gittone, Piero Natta, Caffaratti, Milly Lippi, Lorenzo Barlassina, Antonio pena provare a ricucire il rapporto tra
italiano, un solo gradino al di sotto ma seguivamo il portiere avversario, Giordano, Marco Fazzi), altri arrivati Marcolini,Walter Zenga, Nello Gover- il Savona Fbc e la Città, almeno que-
delle vincitrici dei primi scudetti In- da una porta all’altra, per poter vede- da fuori ma adottati e, magari, rimasti nato, Enrico Cucchi, anche lui vitti- sto vuole essere il libro dedicato ai 110
ter, Genoa, Milan, Juventus, Casale, re il più possibile da vicino i goal dei fra noi (Pierino Cucchi, Giancarlo To- ma di una malattia inesorabile come anni del club biancoblu. E incoraggia-
Pro Vercelli e alle altre protagoniste nostri. noli, Albino Cella, Carletto Pietranto- il grande Alberto Tonoli, fino ai più re il tentativo della presidenza Cava-
della fase di avvio del calcio italiano: Si tratta, per conto nostro, di raccon- ni, Osvaldo Verdi, Umberto Ratti, Ezio recenti come Paolo Ponzo, scompar- liere, levare un plauso, partecipare con
Andrea Doria, Novara, Alessandria, tare anche queste cose, oltre alla gran- Volpi), i futuri o ex-astri del calcio ita- so giovanissimo, il portiere goleador passione, avendo però bene a mente
ed accanto al Vado, vittorioso (1-0) de storia della squadra ed, insieme, la liano (Pierino Prati, goleador principe Simone Aresti, i cannonieri Francesco che le radici sono rimaste là, in Corso
sull’Udinese, nella stagione 1921-22, storia della città. La storia, insomma, in Coppa dei Campioni nel Milan Virdis e Jacopo Murano, tanto per fare, Ricci, cullate dal vento della nostalgia,
della prima Coppa Italia con un gol di di un affetto, di una identificazione, di “pilotato” da Gianni Rivera; Beppe di nuovo, soltanto alcuni nomi. Poi del ricordo, dell’impossibile ritorno.