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40 anni di distanza, nessuno pensa
più alle radio come radio libere, ma
A solo come radio commerciali. E pur-
troppo proprio le esigenze commerciali hanno Premio “Renzo Aiolfi 2017”
livellato lo standard verso i gusti musicali
più comuni, e hanno allontanato ogni velleità
di sperimentazione. Ma questa non è la storia assegnato a
di Radio Savona Sound….
Incontro Roberto Mortillaro in una cal-
da mattinata estiva all’ultimo piano di Radio Savona Sound
via Paleocapa, nella sede della “Radio”.
Dalle finestre, entra il rumore indistinto Sono sempre stato un patito della radio, per- La prima
della città sottostante che accompagna la ché l’ho sempre ascoltata. Ogni giorno, non strumentazione
nostra chiacchierata come un sottofon- vedevo l’ora di tornare a casa da scuola ap- del 1975
do musicale. Alla inconfondibile voce punto per ascoltare “Alto gradimento”. Mai,
narrante di Roberto fanno da contrap- però, mi è saltata in mente l’idea di “andare
punto uno scampanio, una sirena e poi, in radio” quando ascoltavo Radio Luxem-
la musica “a stecca” di un’ auto, sottoli- burg, o trasmissioni come Pop off o Super-
neando come la storia di Radio Savona sonic, non pensavo che l’esperimento iniziale
Sound non solo sia parte integrante della potesse diventare la mia professione.
Storia di una comunità, ma rappresenti Gli inizi degli anni Ottanta furono decisivi
la colonna sonora che accompagna la per tutti noi: molti abbandonarono, mentre,
vita dei savonesi dal 1975, quando “In per chi come me decise di continuare, diven-
quell’anno, o poco prima iniziarono i primi ne una professione che svolgo, ormai, dal
“esperimenti”di trasmissione e la radio era 1982”.
allora una sorta di passatempo, un diverti- “Aprire” una radio significava impegno
mento tra amici appassionati di musica. Al- di tempo e di risorse, anche economi-
lora c’erano diverse compagnie di amici che che. E poi c’era il problema di trovare
avevano i nomi delle piazze di Savona in cui una sede, possibilmente in una zona
si incontravano. La possibilità di aprire una delle alture che permettesse una più Una
radio rappresentava uno straordinario modo ampia diffusione del segnale. delle prime
di comunicare fuori dagli schemi e di ascol- “Nei primi tre anni continuavamo a cam- trasmissioni
tare e fare ascoltare generi musicali che non biare sede. La prima fu nella sacrestia della della radio
passavano alla radio e tv di stato, ma anche le chiesa di Sant’Antonino, sulla strada per il
10 notizie locali.” Bosco delle Ninfe, poi siamo scesi in piazza
Bologna. Nel frattempo, nell’aprile del 1976
Inizia così il racconto di Roberto Mor-
tillaro, direttore musicale di RSS, ripor- si costituì la società con tanto di presidente
tando alla memoria quella stagione che consiglieri e soci e iniziammo a fare le prime
enfatizzava la radio come strumento di pubblicità, e avevamo bisogno di una sede
espressione dell’entusiasmo per un nuo- più adeguata.
dio non è mai passata di moda, nonostante la
tv. Semmai le radio sfruttano i social come
strumenti che incentivano l’ascolto. La radio
sta tenendo botta meglio che altri mezzi, la
carta stampata, ad esempio.
La radio è riuscita a stare al passo con i tem-
pi che cambiano e lo farà in futuro. Oggi si
stanno sviluppando nuove tecnologie: si pas-
serà al digitale.
La Norvegia ha già avviato il processo di-
smissione della radio FM, che verrà gra-
dualmente sostituita Digital Audio Broadca-
sting (DAB).Il Paese scandinavo è il primo
al mondo a rinunciare alla storica modalità
di trasmissione, andando incontro ad una
maggiore scelta e ad una migliore copertura
sul territorio nazionale. E tutto ciò con un
impressionante abbattimento dei costi come
quelli dell’energia elettrica”,
Sicuramente non avete mai perso lo spi-
rito di sperimentare, mantenendo negli
Ariana Soffici al programma radiofonico “Duo di fuori” di Andrea Poggio ed anni uno stile improntato alla qualità e
Alessandro Mazzeo andato in onda in diretta su Radio Savona Sound, lunedì
19 ottobre 2015, nel 40° anniversario della emittente ligure Sabrina Calcagno e Roberto Mortillaro alla professionalità, ed evitando l’im-
provvisazione o la rincorsa delle mode.
vo modo di comunicare e come mezzo Nel 1978 andammo nuovamente al Bosco del- te, comprava quelli. accontentati di quello che potevamo fare con “Se c’è una cosa di cui mi vanto come diretto-
ideale per un’ informazione libera e non le Ninfe, nell’edificio dove oggi c’è l’Osteria, Verso la fine degli anni Ottanta chiusero le nostre forze: qui non è mai nato un Linus re musicale, contestato e contrastato, è quel-
invasiva, come descritto nella canzone di poi andai a militare e al mio ritorno ritrovai quasi tutte e siamo rimasti noi, perché o un Albertino, e ci siamo scontrati con una lo di aver imposto un gusto musicale meno
Eugenio Finardi “La radio” e dal film di la Radio in via Montenotte, dove rimase fino molte radio erano basate sul “cazzeggio” radiofonia savonese povera di idee e professio- “canzonettaro”, proponendo artisti e brani
Luciano Ligabue “Radiofreccia”. al 1999, anno in cui ci trasferimmo qui”. o su aspettative troppo alte rispetto alla nalità che con la crisi ha gettato la spugna. che hanno fatto la storia della musica che, per
Le prime radio libere di allora avevano Prima hai citato dei programmi deci- realtà, inoltre ci fu la concorrenza delle Noi siamo andati avanti tra mille difficoltà intenderci, non erano gli Abba...
la funzione che oggi hanno alcuni so- samente di “rottura” alla tradizionale prime radio a circuito nazionale, l’entu- con tenacia, idee e passione perché la pubbli- Certo abbiamo dovuto trovare un equilibrio,
cial media come Facebook o Whatsapp: programmazione ingessata della Rai siasmo dei primi tempi venne meno e cità da sola non è mai bastata a supportare una programmazione che desse un colpo al
permettono una comunicazione interat- che sono stati di ispirazione e modello molti trovarono il modo di fare dei sol- tutte le spese di quella che ormai da molti cerchio e uno alla botte. L’idea del Disco in
tiva e in tempo reale tra gruppi che con- alle prime radio libere. Come siete riu- di facili vendendo le frequenze ad altre anni è un’azienda vera e propria. orbita, ad esempio, è il classico colpo alla
dividono gli stessi interessi e la possi- sciti a superare il cosiddetto Far West radio. Ciò nonostante ogni anno combattiamo con i botte che permetteva di non essere etichettati
bilità di comunicare a molti. Oggi que- dell’Etere quando ci fu l’assalto delle bilanci e vi sono periodi in cui navighiamo a come radio di nicchia. Ad ogni modo non ab-
sto sembra scontato, ma quarant’anni fa frequenze, anche da parte di emittenti Non abbiamo ancora toccato il tema vista, di settimana in settimana”. biamo mai mandato in onda Gigi D’Alessio o
pochi ne avevano consapevolezza... che trasmettevano volutamente fuori dell’informazione. Radio Savona Sound Arriviamo così a parlare del presente: Toto Cutugno, e anche Guccini non si sente
“Sì. all’inizio io facevo parte della compagnia dalle regole, ad esempio in sovramodu- si è sempre distinta per la puntualità e un periodo particolarmente difficile per spesso...”
e non sono stato uno dei fondatori della radio, lazione, per sopravanzare le altre radio la professionalità delle news, degli ap- un’azienda culturale e di informazione, Ma tu ascolti altre radio?
ma ho messo a disposizione casa mia il gior- vicine ? profondimenti e per le cronache locali, dove la crisi economica ha inciso mol- “Raramente, solo se c’è una radio che mi pia-
no della prima trasmissione perché avevo un Durante gli anni Ottanta, cercavamo di svolgendo un servizio pubblico inso- tissimo sulla gestione quotidiana. ce e che posso ascoltare in macchina.. forse
bell’impianto Hi fi per registrare una casset- fare una radio con dei criteri di qualità, stituibile, come nel caso dell’alluvione “Non ci sono più incentivi e provvidenze per Radio Capital, per i suoi programmi musicali
ta con la sequenza delle canzoni da mandare anche perché a Savona c’erano ormai del 1992 con gli aggiornamenti in tem- l’editoria che prevedevano abbattimenti dei di qualità, e non perché trasmette la cosiddet-
in onda, che trasmettemmo dalla soffitta di sette o otto cosiddette “radio libere”, il po reale... costi di agenzia,per la telefonia e l’energia ta musica dei miei tempi. Infatti non mi piace
un altro amico mentre tutti gli altri erano che generava comprensibile confusione “Si, noi siamo una testata giornalistica. L’in- elettrica. Tutto finito. Radio Nostalgia, la cui programmazione è
sguinzagliati in città a urlare “si sente!!!”. tra gli ascoltatori e tra la clientela pub- formazione, le cronache sportive del “Savo- Per non parlare di altre cose che non ci sono basata solo su una sequenza di brani “anti-
L’esperimento aveva funzionato. Quan- blicitaria. na” ad esempio, sono sempre state un nostro più come la possibilità di fornire i servizi alla chi”.
do hai capito che sarebbe diventata la Molto spesso l’emittente radio, forse punto di forza. Potevamo contare su profes- Provincia, che effettuavamo fino a due anni E continuiamo a chiacchierare ancora un
tua professione? meno professionale ma più disposta ad sionisti come Zinola, Parodi, Fabbri, per ci- fa, o ai Comuni, anch’essi sempre più pove- po’ di musica rock, di concerti passati e
“Conoscendo tutti, frequentavo la radio, ma accontentare le richieste degli ascoltato- tarne solo alcuni. ri”. futuri e, dopo un ultima foto in cabina
poi ho iniziato a trasmettere per caso, quando ri era quella più ascoltata, senza parlare Purtroppo non abbiamo mai potuto afferma- Come vedi il futuro della radio, il suo di regia, Roberto mi saluta con il suo sor-
la mia ragazza dell’epoca mi chiese di sostitu- della battaglia dei prezzi per gli spazi re compiutamente questa nostra peculiarità rapporto con gli altri media, e come lo riso sornione che alla radio non si vede,
irla ai microfoni ed io controvoglia dissi “ora pubblicitari. Noi cercavamo di venderli perché non c’erano, da parte dell’ascoltatore, vorresti? ma si sente, eccome, se si sente…..
e mai più” poi ci presi la mano…. E’ curioso, a un determinato prezzo secondo precisi gli strumenti per comprendere ciò che stava “La radio non patisce gli altri mezzi, ma i ta-
perché poi sono diventato parte dell’arreda- criteri, ma poi c’era chi li svendeva e il accadendo. gli al sociale, alla cultura, all’editoria. Anna Camposeragna
mento…. “cliente”, quasi sempre un commercian- Non siamo mai stati perfetti, ci siamo spesso I social alla radio non fanno un baffo. La ra- direttore del CESAVO, Savona