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A quei tempi come tessuto si usava la canapa, un filato meno nobile, ma che
comunque aveva un costo. Allora si provvedeva a coltivare la pianta, che poi
veniva messa a macerare per poterne ricavare i fili per le matasse, ed è
questo che fece la bisnonna Main in Baxie. A questo filato aggiungeva
piccole matasse di lino e cotone, più nobili, per impreziosire il tessuto, ma
poi occorreva tesserlo e allora si incamminava verso il paese di Segno,
attraverso il passo del Trevo, dove vi erano le donne tessitrici, che avevano
piccoli telai casalinghi e procedevano alla fase finale di questa lunga e
laboriosa opera per avere lenzuola e copriletti.
I telai essendo piccoli non potevano tessere tele delle misure di un letto e
allora se ne creavano due che poi venivano cuciti in centro. Tessendo tre tipi
di filati bianchi, ma ognuno con la propria tonalità, formavano un piacevole
disegno a righe; infine la bisnonna arricchiva queste lenzuola e copriletti
con cifre in rosso ricamate a mano.
Particolare delle coperte fornite in preziosi corredi ai figli
Le stanze della famiglia erano molto sobrie, pareti tinte con la calce, un letto
in ferro, una cassapanca, un inginocchiatoio e un’’immagine sacra della
SS.Annunziata e un crocifisso.
I miei bisnonni avevano il necessario per vivere dignitosamente, verdure,
uova, conigli e galline per la carne, e due mucche per il latte, con la
parsimonia, tipica della nostra gente, hanno potuto comprare piccoli
appezzamenti di terreno e con il senso del bello la bisnonna ha fornito
preziosi corredi ai suoi figli.
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