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Da un trafiletto di giornale
di Luca Bausone
Un piccolo trafiletto di giornale che il Nonno ci ha lasciato fra le sue cose
care, e i ricordi dello zio Enrico, mi hanno permesso di ricostruire una storia
vissuta da mio Nonno Giovanni Bausone verso la fine degli anni trenta.
Libretto
di navigazione
di
Bausone Giovanni
Durante un breve sosta, del piroscafo “Favorita” su cui era imbarcato, nel
porto di Salerno nell'ottobre del 1938 un suo compagno di navigazione,
residente in quella città, lo invitò a casa sua e lo presentò ai suoi cari.
Giovanni rimase colpito dal fascino della sorella del marinaio, ma l'incontro
fu breve e non ci fu nessuna possibilità di avance. La nave riprese la
navigazione, ma era difficile dimenticare quel viso. In quegli anni usava da
parte di marinai, e non solo, mettere dei messaggi in bottiglie chiuse
ermeticamente. Lettere d'amore, d'amicizia, richieste di aiuto: storie, tante
storie, nelle bottiglie che poi affidavano al destino delle correnti dei mari.
Giovanni, ormai innamorato di quella ragazza, non si sottrasse al rituale. Il
"Favorita" stava lasciando l'Italia per un viaggio verso il sud America
quando, nei pressi dello stretto di Messina, egli lanciò in mare il suo
messaggio d'amore. Dal calcolo fatto sulle correnti sperava che il messaggio
potesse, dopo pochi mesi, approdare sulle spiagge del Salernitano e chi lo
avesse trovato, attraverso le indicazioni in esso fornite avrebbe potuto farlo
giungere alla ragazza. Le correnti del mare andarono,
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