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“Per imparare a scrivere bisogna leggere”, in ricordo di
Laura Maggiorano e della mia cara zia Maria “du lete”
Da un vecchio album sono usciti questi due disegni, riprodotti
nella pagina seguente, da me eseguiti sotto la guida della
maestra Laura Maggiorano, che teneva un doposcuola ai tempi
delle elementari (Spotorno, anno scolastico 1953/54).
Un’insegnante importante per la mia formazione. La prima a
parlarmi dell’ingiusto processo subito da Galileo Galilei, della
Rivoluzione francese, dei cittadini non più sudditi ma tutti uguali
davanti alla legge, della “cagnetta da salotto” del Parini, delle
“ingiuste e inumane leggi razziali”; delle letture dei testi di Ferenc
Molnar, Charles Dickens, Giulio Verne, Louisa May Alcott,
Edmondo De Amicis, Daniel Defoe, Mark Twain, Harriet Beecher
Stowe, Alessandro Manzoni, Miguel de Cervantes (quante risate
quando ci leggeva il Don Chisciotte. Poi ci spiegava “che
bisognava andare oltre le risate… tra quelle righe c’era di più…”).
“Per imparare a scrivere bisogna leggere…”, parole che ci
ripeteva spesso. Le stesse di mia zia Maria “du lete” (nella
latteria dove lavorava aleggiavano storie di libri, fotoromanzi, film,
teatro). Seguendo con attenzione le sue letture di fiabe e
racconti, imparai a leggere prima di iniziare le scuole elementari.
Lezioni di due “vere maestre”, che non ho mai dimenticato.
bm
P.S.
-“Don Chisciotte della Mancia”, il mio romanzo preferito, che non
ho mai smesso di leggere.
-Edoardo Firpo, Giuliano Meirana, Pinuccio Bausone, Elisa
Traverso Lacchini, Sergio Giuliani, Giosiana Carrara, Paco
Vescovi, anch’essi “maestri” per avvolgere di incantesimo una
fiaba.
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