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()ttt,tto rttio l;critto è una semplice  raccolta  di  faxi,  vissuti da mio padre nel-
    I'r,r1rri<,rri,u terribile che  fu  la campagna  di Russia  e la lunga prigionia  in
    rltrclltt larru tlul l94l al 1945.

    ,\rtrttt.litlli che.fin  rJa bambina  gli ho sentito raccontare  a piccoli pezzi, quan-
    tlrt itttlttrtvrtisamente  gli si accapponaya  la pelle  e con gli occhi lucidi riyive-
    t'tr tlttal lamp; quando  "rivedeva"  morire i suoi compagni di sventura, una
    ltttt'tc  di :;é rrutriva  con Loro.
    ,\i,  1x'n'hé  quando  vivi ogni giorno tra la vita e la morte, perché  non sai se il
    Irrtt  .fi,t'it'rt   reg,gerà.fino  a domani,  o se l'umore di qualche gendarme  girerà
    ,t'tttt'ltt t,ti ,schiaccerà  come si schiaccia uno scarafaggio, con i piedi, allora
    il lt',g,trtrrc che nasce con chi condivide con te quell'esperienza non è solo ami-
    r'i:,itr, ù nnl,to di più. Il tuo compagno  è parte di te, e resta sempre nel tuo
    t'trrttr',  ltarché   gli "amici" di mio padre vivono tutti nel suo cuore  e nella sua
    tItt'ttt()t'iu.
    l,'rttticrt mb sforzo è stato quello di riordinare  gli avvenimenti,  più o meno  in
    rtrtlitrc cronologico.  Sono la testimonianza  di uno dei tanti, oltre centomila,
    ,riiotttrti  uomini  che come Lui ha messo la loro vita al servizio di un ideale
    ,rintttrla  c intenso: per la Patria  hanno  lasciato tutto, hanno dato tutto.
    ,\'r'rtlo il dovere  difarlo perché non si può dimenticare un sacrificio così gran-
    ,lt' tli vite umane, e  far finta  che nulla sia successo.
    l','' vcr,rytgnoso pensare  che i nostri  pochi reduci dalla campagna  di Russia
    rtltltitrrto  dovuto nascondere la loro esperienza  per trovare lavoro, nel dopo-
    1lut't't'u,  o per non essere denigrati.
    tlttt'lta  rnb padre ha dovuto tacere,  per paura di ritorsioni.
    l\'r tron parlare dei segni indelebili  che una simile esperienTa ha lasciato
    rtt',qli r«tmini,  oltre che nelfisico, soprattutto nella mente. Ho capito veramen-
    t(' ttti() padre dalle parole di Carlo Vicentini ."Il reduce non è più l'uomo di
    ltt'ittttt".
    ()nt  chc la vecchiaia  avanza,  e la memoria di mio padre si sta
                                                            ffievolendo
    irt.viarnc  ul dolore dei suoi ricordi  io non voglio turbare la sua serenità,  scos-
    ,\'tt ,\olo tla un  fremito  di commozione, quando ha saputo dal bollettino
    tlcll'LlNIRR  che le salme dei suoi migliori compagni:  Cavicchia diVarazze,
    l,,'lltnu e gli altri sono tornati in Patria. "Ora so che sono tornati a casa  e
    ,tttno  <'onlento,  potevo tornare anch'io con loro, chissà perché il Signore  mi
    Itrt vttIuto salvare".
                                                             Maria Toso
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