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Siarno agli inizi degli anni '40, c'è poco lavoro e allora faccio la domanda per
entrare in l'errovia, dove del resto erano già impiegati il fratello maggiore e un
mio cugino.
ll regirne aveva imposto la regola che per entrare in ferrovia occorreva effet-
tuare prima due anni di lavoro in Africa, dove l'Italia stava costruendo la
nuovrì linea ferroviaria, allora io do la disponibilità per fare quel lavoro e fac-
cio domanda. Per avere diritto alla chiamata occorreva anche essere iscritti
alla "Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale". Dopo un po' di tempo arriva
una cartolina, con intestazione della suddetta Milizia, il cui contenuto era più
o meno questo: "Per ordine di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III Ti ordi-
na di presentarti il giorno... a Genoya ..."
A Genova è stato formato un battaglione della Milizia che doveva partire per
l'Africa, eravamo quasi tutti alpini richiamati; lì ho conosciuto Giovanni
Trucco di Montà D'Alba, mio grande amico per tutta la vita.
Arriva dunque l'ordine di partire e dopo i controlli di rito sono inviato a
Cerignola, in Puglia, nell'attesa di partire per l'Africa. Stiamo più di un mese
fermi in Puglia e l'ordine di partire non aniva mai. Scoppia però nel frattem-
po la guerra con la Jugoslavia, ed allora l'ordine di andare non più in Africa,
ma bensì in Jugoslavia.
Occome risalire parte dell'Italia per effettuare il trasferimento via mare, ad
ogni stazione in cui il treno sosta per breve tempo ci sono manifestazioni di
saluto da parte della gente, in una delle fermate vicino a Bologna, delle ragaz-
ze nel salutare i soldati che stavano per partire per la guerra, in segno d'affet-
to e riconoscenza, seguendo un'usanza del tempo si offrono d'essere "madri-
na di guerra" a ciascun soldato che avesse lasciato loro l'indirizzo. Io non ci
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3'Battaglione CC. NN. Monviso
Adunata 23 Marzo 1941 - Cerignola