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restate fermi e in silenzio.”
Le due ore successive un vero divertimento! Alcune persone ripetevano le
stesse movenze. Le vetture tirate in disparte e nuovamente fatte scontrare fra
loro. In molti si agitavano frenetici. Un tizio con un cartello in mano
mostrava dei numeri. Un altro urlava dentro ad un grosso imbuto di lamiera.
Una banda di pazzi assatanati che gesticolavano senza ordine, non lontano
dagli occhi di Silvio e il ragazzo, desiderosi di terminare il viaggio al più
presto, pur divertiti da quello scompiglio creato ad arte, per loro
incomprensibile e grottesco. Il tempo trascorreva lento intercalato da grida e
risate del gruppo.
A Luigi era giunta voce dell'incidente avvenuto lungo la strada. Sapendo del
viaggio del figlio e non vedendolo arrivare, iniziò a preoccuparsi. La pialla
divenne pesante. Il sudore aumentò. In ballo, oltre al ragazzo, vi erano i
“pelandroni”! Sospese il lavoro. Inforcò la fida bicicletta e si avviò sulla
strada per Tosse, quando scorse i due seduti sul carro, sani e rilassati,
girovagò incuriosito in prossimità delle macchine da ripresa confondendosi
fra i presenti. Poi tornò al suo lavoro.
Nelle settimane seguenti si seppe che le scene del finto incidente erano
parte di quel film che aveva per titolo “La spiaggia” con fra gli altri
interpreti Raf Vallone e una splendida signora, Martine Carol, attrice molto
nota a quel tempo.
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