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I russi sono dappertutto. Non abbiamo più benzina per i mezzi. Io ho recuperato un
cavallo da tiro, tutto nero, grande e ferito. Sto cercando del fieno per dargli da
mangiare.
Almeno non dovrò camminare molto.
Soffro solo di averne le balle piene della Russia maledetta, squallida e triste come il
suo bolscevismo senza sostanza e aiuti sociali. Speriamo che prima crepi quel porco di
Stalin.
Cara moglie.
Il 27 corrente, salvo impedimenti di forza maggiore, preparati a partire con me alle 8
per Arenzano.
Io non sto ne bene, ne male, penso a te e al bambino.
Vi saluto caramente e vi bacio. MI raccomando di fare i buoni.
Questa lettera la mando per mezzo di un soldato.
Bada che dobbiamo lasciare Arenzano con la (……) asporto per Aleardo.
Alla stazione fai venire la mamma, alle volte non abbia qualche cosa da lasciati.
Ultima lettera giunta dal fronte.