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alle amiche, anzi, durante il viaggio ti spiegherò chi sei in modo che tu non
incappi in qualche contraddizione…”.

       “Chi sono?”, lo aveva interrotto Archiloco.
       “Sì, chi sei… non penserai mica che potessimo giungere a Sevilla come
due poveri provinciali… dimentichi che le mie origini di nobile andaluso mi
obbligavano a farmi precedere da ricche notizie sulle nostre gesta… per que-
sto la nostra fama di uomini di mondo è giunta prima di noi… anzi di bel
mondo…”, il Duca non aveva alcun dubbio: “Dunque tu sei Archiloco, il
poeta incantatore, giocatore di tennis, suonatore de guitarra, prestigiatore delle
parole, che fa sognare le ragazze. Ti credi che mi sia dimenticato di come mi
hai soffiato il mio primo amore? Con le poesie, con la chitarra al chiaro di luna,
con le canzoni e le ballate sociali, con le belinate e le fantasticherie… e lei glu,
glu, a bere come un’ochetta. Pensare che ero pazzo di lei… che delusione…”.
       “Glu, glu, lo fanno i pesci. L’ochetta fa quà, quà. Comunque pescio-
lino o ochetta è anche il mio primo amore…”.
       “Allora, precisino: non concesso che i pesci facciano glu, glu, li hai
mai sentiti? Concesso che è il tuo primo amore. Possiamo passare alla fase
due? Adesso mi dirai che non ce ne sarà mai un’altra così, che lei è unica.
Mi parlerai del dolce stil novo e, perché no, di Dulcinea che come ben
pensava Sancio Panza, se non ricordo male, era la figlia del porcaio. Tu
non lo hai ancora capito che era la figlia del porcaio o qualcosa di simile.
E anche l’etereo nostro primo amore, la dolce Valdina dagli occhi verdi
come una pastiglia Valda, come la chiamavi tu, è la figlia del porcaio, an-
che se suo padre è un borghesone.
       “Ma che porcaio, come ti vengono in mente queste cose. E poi, non
è più Valdina. Tu l’hai chiamata Zuccherino… ed è rimasta Zuccherino per
tutti, anche se si arrabbia”, Archiloco era pensoso.
       “Sì, Valdina le piace ma Zuccherino no e si incazza con me… invece
con te solo miele e moine… ma non perdiamoci in futili discorsi: tu sei Ar-
chiloco, quello di oggi, e non un poetastro dell’antica Grecia, che nessuno sa
chi sia”.
       “Sono Archiloco come tu sei il Duca… due personaggi della fantasia…
chi siamo nella realtà? Abbiamo una realtà?”.

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