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Poi, le si rivolse sorridendo: “Senta, parlerò col mio amico. Del re-
sto, anche io ho iniziato con una raccomandazione. Quanto alla rico-
noscenza aspetti. Io ho già deciso di raccomandarla indipendentemente
dalla riconoscenza. Lei è giovane e le auguro di non aver più bisogno di
essere riconoscente troppe volte”.
La ragazza non sapeva se crederci o se la stesse prendendo in giro:
“Allora posso contarci?”, fece titubante.
“Certo, non dubiti. Le auguro ogni bene”.
“Dopo il caffè, lei lo salutò lasciandogli il biglietto da visita. Se ne
andò pensando che quel giornalista dall’aspetto giovanile era un po’ al-
l’antica… vestito in modo classico, serioso. Aveva continuato a darle del
lei… la chiamava signorina. In fondo, però, aveva un che di buono.
Qualcosa che si incontrava di rado, almeno nel suo ambiente. Un vero
signore. Era sicura che l’avrebbe raccomandata perché non le aveva
chiesto nulla prima. Se lo avesse fatto, lei non avrebbe avuto problemi.
Non sarebbe stata la prima volta. Tra l’altro, era un bell’uomo.
Archiloco la vide sparire nella hall. Gli sembrò ancora più bella.
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