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una parte all’altra del campo. Quando giocavi tu tutti gli uomini guar-
davano in un’unica direzione tenendo ferma la testa, disinteressandosi
della pallina”.

       “Che guardavano?”, il Duca era un’ottima spalla.
       “Guardavano un magnifico sedere parlante…”, Totò era come in
estasi.
       “Parlante?”, il Duca era preso dal gioco.
       “Sì, parlava di antiche leggende, di sogni proibiti, di Mille e una
notte, della Marchesa di Pompadour, di Boccaccio, di Brigitte Bardot… poi,
quando Gianna colpiva di rovescio, era come un cantico… il cantico del
didietro di Gianna dalla curva fatata. Ecco l’hai ditlo!”.
       “Totò le cure ti hanno dato alla testa! I soma bin ciapà! Gianna, tu
non dici niente a questo vecchio bavoso?”. Madama Gina era costernata.
       “Bisogna che riprenda a giocare a tennis. Lo dirò a mio marito di
venire a sentire il cantico… lui che non pratica il tennis e non conosce
questi miei trascorsi poetici… questi miei rovesci”. Gianna rideva di-
vertita insieme al figlio che le rivolgeva molte domande: “Mamma cos’è
il cantico del didietro? E il Vesuvio in eruzione? Il sedere parlante?”. In-
tanto, rideva a crepapelle.
       Il marito di Zuccherino li ascoltava divertito. Sapeva che erano
stati un gruppo affiatato ma sentirli così dal vivo…”.
       “Totò - Per l’amor dei poeti Principessa dei sogni segreti Nell’ali dei
vivi pensieri ripeti ripeti Principessa i tuoi canti…- di chi sono questi
versi?”, Archiloco aveva ripreso il loro vecchio gioco.
       “Dino Campana! Costa poesia a l’é pròpi bela… il libro me lo aveva
prestato quel vecchio professore al mare”.
       “Bravo Totò!”, gli fece Archiloco stringendogli la mano, mentre
tutti i presenti si complimentavano con lui.
       Totò se ne andò un giorno che fiòcava. Da un po’ di tempo, ri-
peteva di essere contento perché Sandro Pertini, un partigiano come lui,
era stato eletto Presidente della Repubblica. Aveva anche appeso un suo
ritratto in una parete della bottega. Durante il funerale, con rito civile,
ci fu una vera e propria tempesta di neve. Il giorno prima, in un mo-

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