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La domenica, dopo una colazione-pranzo in una latteria (deliziose meringhe con la panna,
bicerin per mio padre) finalmente allo Stadio Comunale. Finimmo nella curva juventina (causa
Gino-dancing) con grande disagio. Poi, due miracoli: gol di Corso (Antonio, non Mariolino che
venne al Genoa anni dopo), gol di Becattini con un rinvio alla “viva il parroco” che buggerò il
portiere Mattrel uscito alla “carlona” (infatti si chiamava Carlo). Mio padre era raggiante anche
se si tratteneva da esternazioni plateali, essendo noi circondati dalla tifoseria juventina. Gino-
dancing incredulo. Poi, l’incubo: Boniperti, Sivori, Charles in rete, Genoa sconfitto. Durante la
partita avevo tenuto d’occhio Rino Ferrario “Mobilia” e Rino Carlini (gran lottatore che si
“aggrappava” alla maglia di Charles) entrambi centromediani o “centr-half”, come si diceva una
volta. Gino-dancing ci accompagnò in auto alla Stazione FS di Porta Nuova e ci salutò a modo
suo: “Dai! Che la prossima vince il Genoa! Andiamo tutti a Marassi!!! E alla Juve lo scudetto!!!”.
Non ho mai dimenticato quel viaggio in treno, le frasi smozzicate di mio padre, con il “magone”,
sull’ingiusta legge del più forte, la sua delusione per un sogno svanito. Cominciai a sentirmi della
rabbia dentro per “quell’ingiustizia della legge del più forte”. A casa, mia madre ci aspettò
ancora alzata: “Cumme a l’è andeta?”. “A pureiva anda ben ma e l’è andeta mâ… cöse da
Zena…”, mio padre sospirava e forse cominciava a pensare quello che in tempi successivi mi
avrebbe detto come un insegnamento: “Eh… tegnî pe u Zena u l’è in psicudramma…”, frase che
gli ripeteva sempre l’amico Pino Papalini.
Campionato Serie A 1957/58 3ª Giornata
Torino, domenica 22 settembre 1957, ore 16:00 Stadio Comunale
JUVENTUS 3
GENOA 2
Marcatori Corso A. (G) al 14', Becattini (G) al 15', Boniperti G. (J) al 32' pt; Sivori (J) al 28', Charles (J) al 41' st
Allenatore Ljubiša Broćić Allenatore Renzo Magli
Arbitro Lorenzo Menchini di Udine
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