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Il   pullman   dei
                                                           genoani   in   partenza
                                                           per la partita Genoa
                                                           Palermo   (3-0   –
                                                           26/3/1972).   Foto
                                                           “archivio     Pino
                                                           Papalini”   (scattata
                                                           dal figlio Elviano).



       Bosconi primo da sinistra, il secondo da sinistra è mio padre, Gerolamo Marengo detto
       Giêumo o Giömin (con la cravatta d’obbligo, la domenica), il terzo è Pin Vincenti di
       Noli, poi si intravede seminascosto Carlo Centi (sampdoriano aggregato), a seguire
       Claudio Rosa con la barba (interista aggregato, con lui ho tirato calci al pallone nella
       Nolese e nella Spotornese), Giuseppe Gatto (“Beppe u Testun”), Marietto Saccone
       (“u   Carappa”),   Rino   Giamello,   “U   Ce   Baglietto”-accosciato   con   la   bandiera,   Aldo
       Magnone, Emilio Scarone, i Chiarlone junior e senior, Pierino Prato, Bruno Marengo,
       Piccardo, Alvaro giovane tifoso genoano, Pino Papalini il “capo spedizione”. Nella foto
       mancano altri rossoblù di fede: Beppe e Marco Cerisola (da “Breia”), Baciccia (da “Zia”)
       Montanaro,   Luciano   Vaggi   (genoano   anche   il   figlio   Willy),   Rino   Imovilli   (e   i   figli
       Maurizio e Luciano), Gigi Manno (esilaranti la sue radiocronache in spagnolo durante i
       viaggi   in   pullman:   “pelota   al   centro…   golasooo…   el   Genoa   pierde   como   quasi
       siempre… dolor de corazon…), Gilli Corrado, Giuliano Meirana, Stefanio Giacchino
       (debutto nella Nord con Pino Papalini), Piero Bertolotti “u megu scindicu”, Marietto
       Beltrame, Gian Romairone, notaio, genovese e spotornese d’adozione (nei tornei estivi
       giocavamo insieme nei “Bagni Premuda” del “Patron” Delio Falco), il figlio Giancarlo,
       scuola genoana, è il direttore sportivo del Chievo. E altri genoani, con i quali scambio
       battute quando ci incontriamo (prendendo spunto dai giornali o dalla trasmissione
       televisiva “We are Genoa”e “Gradinata  Nord”),  come Graziano  Gambetta, Gianni
       Bertolotti, Enrico Bausone, Giancarlo Mastrasso della Gelateria “Rosanna” e Willy
       Bazzano del Black Bull, Alessio Maio, Gianni Zaffaina (e la mamma Anna), Marco
       Fantoni,   Federico   Rosa,   Giorgio   Zunino,   Gianni   D’Agostino,   Piero   Secomandi.   Nel
       Genoa   ha   debuttato   in   serie   B   (1996/97)   lo   spotornese   Fabrizio   Dolcetti,
       centrocampista.
       Marietto Saccone, cuore genoano, soprannominato “Carappa” per via di Riccardo
       Carapellese, ala dalla “serpentina” facile del Genoa, nel campetto dell’Esperia, ci
       insegnò le regole del calcio e qualche colpo (“tiro all’ungherese”, stop di piede e di
       petto).


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